Nazione-Pistoia-Siamo ancora in tempo per fermare la riforma Moratti

SINDACATI SCUOLAUna delegazione dal direttore Mauro
"Siamo ancora in tempo per fermare la riforma Moratti"
di Piera Salvi
PISTOIA "Possiamo ancora fermare la riforma Moratti", gridano Cgil, Cisl e Uil scuola, che per domani alle 8,30 hanno concentrato proprio di fronte all'ex provveditorato, in via Mabellini, il punto di ritrovo dei partecipanti del mondo scolastico alla manifestazione provinciale prevista in concomitanza con lo sciopero generale. Prima di formare il corteo, una delegazione di docenti e personale Ata sarà ricevuta dall'ex provveditore (ora direttore del Csa), Francesco Mauro, al quale saranno consegnati i documenti del dissenso alla riforma della scuola e saranno restituite anche le agende (diverse centinaia) che il ministro Moratti aveva inviato a tutti gli insegnanti: un gesto simbolico di protesta, sulla scia di quanto è già avvenuto a livello regionale. Intanto ieri si sono concluse ad Agliana, nel salone del circolo Rinascita, le assemblee con il personale scolastico organizzate dai tre sindacati scuola in preparazione allo sciopero, che sono iniziate il 18 marzo a San Marcello, interessando poi altre zone della Provincia (a Margine Coperta il 22 e al Dopolavoro Ferroviario di Pistoia il 23). "In ogni assemblea abbiamo registrato la presenza di circa 500 persone riferiscono Cristina Zini e Giuseppe Marigliani (rispettivamente segretario provinciale e segretario aggiunto di Cisl scuola) ed Enzo Filosa (segretario provinciale Cgil Scuola) . Una partecipazione che segna un record storico nella vita sindacale locale degli ultimi anni". C'è stata una forte presenza anche ai due incontri con i genitori, nonché alle 20 assemblee indette nelle scuole di ogni ordine e grado, a quelle organizzate dai comuni di Massa Cozzile, Quarrata e Agliana (ma gli enti locali della nostra provincia hanno manifestato quasi all'unanimità contro la riforma Moratti) e anche gli studenti delle scuole superiori aderiscono alla manifestazione di venerdì. Ecco le ragioni della protesta: difesa della dignità della scuola pubblica, della qualità dell'offerta formativa e degli organici, delle pensioni. Ritiro dei tagli al personale Ata e immissione in ruolo dei precari, salvaguardia dei licei e degli istituti tecnici.La manifestazione dice "no" al decreto di attuazione della legge Moratti e all'istituzione del tutor, all'abolizione della struttura didattica del tempo pieno e prolungato, alla collegialità degli insegnanti, alla riduzione delle risorse alle scuole.