Mobilità: posizione unitaria di 4 sindacati
Il passaggio dei docenti dagli 'ambiti' alle scuole deve avvenire in base a criteri oggettivi come quelli della mobilità, anche attraverso le procedure della mobilità annuale
Il passaggio dei docenti dagli 'ambiti' alle scuole deve avvenire in base a criteri oggettivi come quelli della mobilità, anche attraverso le procedure della mobilità annuale: lo chiedono Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals Confsal in un comunicato unitario.
I sindacati, riferendosi all'ultimo incontro al Ministero, criticano la procedura proposta che è quella per cui i dirigenti scolastici, per scegliere i docenti dagli ambiti territoriali e conferire loro l'incarico triennale, dovranno tener conto del curriculum, dell'esperienza lavorativa, delle competenze professionali dei docenti, da verificare anche attraverso un colloquio individuale.
I sindacati ritengono "assolutamente inaccettabile" la proposta ministeriale "per le ricadute che può avere sul personale docente e per le prevedibili difficoltà di gestione di tutta l'operazione che creerà intralcio al corretto avvio dell'anno scolastico ed innescherà un sicuro contenzioso".
E' sbagliato, si legge nella nota, "costringere i dirigenti scolastici a procedere a tappe forzate, negli ultimi giorni di agosto, ad operazioni che devono anche tenere conto di quelle di utilizzazione e assegnazione provvisoria". "Il Governo, il Ministro e l'amministrazione abbandonino posizioni inaccettabili nel merito, impraticabili nei tempi, dannose per il personale e per il buon andamento del servizio".
Ora è necessario "spostare il confronto a livello politico", dicono i sindacati, che confermano tutte le ragioni dello sciopero del 20 maggio, "tra cui è centrale la richiesta di ricondurre il passaggio dei docenti dall'ambito alla scuola a indispensabili criteri di trasparenza e oggettività".