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MIUR-Approvato il decreto sul Servizio nazionale di valutazione

Approvato il decreto sul Servizio nazionale di valutazione Il Ministro Letizia Moratti: Un'altra importante tappa nell'attuazione della riforma Roma, 25 marzo 2004 Il Consiglio dei Ministr...

26/03/2004
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Approvato il decreto sul Servizio nazionale di valutazione

Il Ministro Letizia Moratti:
Un'altra importante tappa nell'attuazione della riforma

Roma, 25 marzo 2004

Il Consiglio dei Ministri nella seduta di oggi, su proposta del ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Letizia Moratti, ha approvato in via preliminare lo schema di decreto legislativo attuativo della legge 53/2003 relativo alla "istituzione del Servizio Nazionale di Valutazione del sistema di istruzione e di istruzione e formazione nonché riordino dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell'istruzione". Il testo sarà ora inviato alla Conferenza Unificata ed alle Commissioni parlamentari competenti per i prescritti pareri.

"Con questo decreto", ha dichiarato il Ministro Letizia Moratti ,"abbiamo raggiunto un'altra importante tappa nell'attuazione della Riforma della scuola. La valutazione dei livelli di apprendimento e dell'offerta formativa è infatti un fattore indispensabile per realizzare quella scuola di qualità che è uno degli obiettivi prioritari del processo riformatore, nell'interesse degli studenti, delle famiglie e del Paese intero".

Ecco le principali novità introdotte dal decreto:

Viene - per la prima volta - istituito un Servizio nazionale di valutazione esterna, i cui risultati saranno a disposizione del Governo, del Parlamento e del Paese. Alle finalità del Servizio concorrono l'Istituto Nazionale di Valutazione del sistema di istruzione, così come riorganizzato con il presente decreto, le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, e le istituzioni del sistema di istruzione e formazione professionale, limitatamente ai livelli essenziali di prestazione.

L'Istituto effettuerà verifiche periodiche e sistematiche sugli apprendimenti dei singoli alunni, anche sulla base delle metodologie adottate a livello internazionale, sulla qualità dell'offerta formativa, sulla base delle direttive del Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, per quanto riguarda l'istruzione, e di linee-guida definite d'intesa con la Conferenza Unificata, previo concerto con il Ministero del Lavoro.

Vengono così messe a regime e generalizzate per tutto il sistema educativo le esperienze dei Progetti Pilota svoltesi su base volontaria: nell'anno scolastico 2001-02 hanno partecipato 2.100 scuole (di cui 1.938 statali e 168 non statali), nel 2002-03 l'adesione è salita a 6.032 scuole (5.369 statali e 663 non statali), nell'anno 2003-04 stanno partecipando oltre 9.000 scuole.

Si passa dalla valutazione delle procedure alla valutazione degli esiti formativi in uscita, superando l'auto-referenzialità del sistema scolastico, a supporto di una piena autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche e dei loro processi di auto-valutazione.

La valutazione affidata all'Istituto è una valutazione esterna e di sistema che si aggiunge alla valutazione formativa, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli studenti, di competenza dei docenti. Viene così definito il sistema complessivo di valutazione, articolato su entrambe le valutazioni, esterna ed interna. Di tale sistema il decreto legislativo 59 del 2004 ha già definito, potenziandola, la valutazione formativa di competenza dei docenti, prevedendo che essa comprenda sia l'apprendimento che il comportamento; che si possa passare al biennio successivo solo se sono stati raggiunti tutti gli obiettivi del biennio; che in casi motivati, e per la scuola primaria in via eccezionale, i docenti possano non ammettere l'allievo alla classe successiva anche all'interno del periodo biennale; e che nella scuola secondaria di primo grado si possano valutare solo gli allievi che abbiano frequentato almeno ¾ dell'orario annuale.

Partenariato istituzionale: le verifiche del Servizio riguarderanno anche, limitatamente ai livelli essenziali di prestazione, i percorsi del sistema dell'istruzione e della formazione professionale, di competenza regionale, a garanzia per i ragazzi di livelli omogenei di qualità di tutti i percorsi del diritto-dovere. Un membro del Comitato Direttivo, per questo motivo, sarà nominato dalle Regioni.

L'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (Invalsi), per poter svolgere i compiti del Servizio Nazionale, diventa ente di ricerca, con autonomia finanziaria rispetto al Ministero, dotato di un proprio capitolo nel bilancio statale e di personale inquadrato nell'Istituto in pianta stabile. Le risorse destinate all'Istituto sono state determinate in 7,3 milioni di euro per il 2004 e in 10,3 milioni di euro a partire dal 2005. Tali risorse sono state già stanziate con la legge 350/2003 (Finanziaria 2004).

L'Istituto sarà articolato in un'area dei servizi amministrativi ed informatici ed in un'area tecnica della valutazione. Per tale area l'Istituto si avvarrà anche della professionalità del personale ispettivo tecnico del Ministero.

L'Istituto predisporrà anche le prove nazionali degli Esami di Stato al termine dei cicli di istruzione, che saranno ancora selezionate dal Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca

L'Invalsi dovrà provvedere a valutare anche le iniziative di orientamento e di contrasto della dispersione scolastica ed a formare gli insegnanti all'autovalutazione.

Altri compiti dell'Istituto consisteranno nella partecipazione italiana a progetti di valutazione (e di comparazione) internazionali e nella formazione del personale dirigente e docente coinvolto nelle attività di valutazione.


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