Migliaia di ricorsi dei prof sull'avvio dell'anno scolastico
Molti vanno risolti con "conciliazioni" caso per caso. Difficile avere la squadra di docenti a inizio anno, e la scadenza delle operazioni sul personale è spostata al 15 settembre.
Migliaia di ricorsi sui trasferimenti minacciano l'avvio dell'anno scolastico. Quasi certamente, il primo settembre le scuole italiane non avranno la loro squadra di docenti al completo per programmare le attività di inizio anno. Con l'elevata probabilità di una girandola di docenti che si protrarrà fino al mese di ottobre o anche oltre. Mille, ma secondo i sindacati 3/4mila, richieste di conciliazione incombono sull'apertura dell'anno che dovrebbe sancire la definitiva partenza della riforma Renzi/Giannini, completa con tutte le sue novità. Ma le nubi che si addensano sulle prime settimane di attività scolastiche e di lezione sono piuttosto scure. I sindacati lo dicono da tempo. E il governo è già corso parzialmente ai ripari spostando, per la prima volta, la lancetta per completare tutte le operazioni sul personale scolastico dal 31 agosto al 15 settembre.
Ma in parecchi territori la prima campanella suonerà prima di metà settembre: in 16 regioni e province autonome, le lezioni partiranno tra il 5 e il 14 settembre; in sei regioni il 15 settembre. Mentre l'anno scolastico, con tutte le operazioni di organizzazione delle attività e di completamento delle situazioni rimaste in sospeso del precedente anno (come le rimandature a settembre) parte ufficialmente il primo del mese. Che avvio dobbiamo aspettarci? Il fatto è che le operazioni sul personale docente sono ferme al primo step: i trasferimenti. Con una coda di polemiche su quelli della primaria e della secondaria di primo grado che non accenna a placarsi. Le centinaia di insegnanti meridionali che, malgrado un punteggio superiore di tanti colleghi più fortunati, sono stati spediti al Nord ha indotto sindacati e diretti interessati a immaginare un errore nell'ormai noto algoritmo che ha gestito la mobilità.
Errore che viale Trastevere non ha mai ammesso. Accettando, tuttavia, di sanare le "imperfezioni" - così le hanno definite i tecnici del Miur - con conciliazioni da gestire caso per caso. Ecco in che modo. Chi ha avuto dubbi sul proprio trasferimento ha inviato al ministero una richiesta di conciliazione che dovrebbe essere gestita da una task force che verrà messa in piedi proprio in questi giorni a Palazzo della Minerva. Ma, secondo alcune indiscrezioni, le richieste di rettifica inoltrate dai docenti di scuola primaria e media ammonterebbero ad alcune migliaia. Troppe per chiudere tutta l'operazione in tempi brevi. Perché ove ci fosse un posto più vicino richiesto dal docente ma non assegnato dal cervellone ministeriale il provveditorato agli studi (ora Ambito territoriale) convocherebbe l'interessato per proporre la nuova destinazione.
E, in caso di accettazione, effettuerebbe la correzione utilizzando anche le assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni: operazioni che prevedono l'assegnazione di una cattedra per un solo anno. Poi, sempre entro il 15 settembre, potranno partire le immissioni in ruolo dal concorso 2012, dalla selezione del 2016 e delle graduatorie ad esaurimento. Ma già in molte regioni le lezioni saranno partite. E soltanto dopo partirà la girandola dei supplenti annuali e fino al 30 giugno. Operazioni che
ogni anno si protraggono fino ad ottobre ma che quest'anno potrebbero slittare anche a novembre. Con la conseguenza di migliaia di classi costrette a saltare ore di lezione nelle prime settimane o, nella situazione più fortunata, essere costrette a cambiare docente in corso d'anno.