FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3791153
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » MF-Prato lancia l'allarme istruzione. Lettera aperta al ministro Moratti

MF-Prato lancia l'allarme istruzione. Lettera aperta al ministro Moratti

Prato lancia l'allarme istruzione. Lettera aperta al ministro Moratti L'incertezza sul futuro dell'istruzione tecnica contribuisce in modo determinante all'allontanamento dei giovani dagl...

11/11/2004
Decrease text size Increase text size

Prato lancia l'allarme istruzione. Lettera aperta al ministro Moratti

L'incertezza sul futuro dell'istruzione tecnica contribuisce in modo determinante all'allontanamento dei giovani dagli istituti tecnici industriali. Questo il contenuto di una lettera che l'Unione industriale pratese ha trasmesso al ministro Moratti, chiedendo un confronto con il ministero della pubblica istruzione. La riforma della scuola è infatti, per il ciclo secondario superiore, in fase di stallo; per l'istruzione tecnica, attualmente di pertinenza nazionale, restano dubbi sulla sua attribuzione alla competenza nazionale come liceo tecnologico oppure alla competenza regionale. L'orientamento che sta maturando sembra quello dell'istituzione di licei tecnologici con indirizzi specifici come moda e tessile, meccanico, chimico. S'ipotizzano anche soluzioni ad hoc per quelle realtà distrettuali come Biella o Prato in cui vi sono consolidate esperienze formative in settori specifici. Ma non vi è alcuna certezza sul profilo che avrebbero queste nuove realtà formative, e restano fondati dubbi che si prospettino soluzioni in cui i contenuti professionalizzanti non saranno adeguatamente presenti. 'In ogni caso', ha commentato Sandro Ciardi, delegato della presidenza dell'Unione industriale pratese per la formazione, 'è la mancanza di decisioni a riguardo a costituire un grave problema. I ragazzi, spesso anche su consiglio delle famiglie, diffidano di indirizzi di studio sul cui futuro non vi sono certezze. Evidenziare, come fa l'Unione e come fanno gli stessi istituti tecnico-professionali pratesi, le buone opportunità occupazionali che queste scuole hanno offerto fino ad oggi non basta: occorre dare ai giovani certezze per il futuro'. L'Unione segue da sempre, come del resto fa il sistema confindustriale, le sorti dell'istruzione professionale statale. Il 60% degli addetti all'industria proviene proprio da queste istituzioni formative. Realtà che in gran parte hanno visto diminuire le iscrizioni per l'anno scolastico in corso. Da qui la preoccupazione dell'Unione e del mondo produttivo pratese.
Franca Calvesi (Biella


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL