Messaggero-Virgilio, è guerra tra professori e studenti
La decisione dei prof del liceo di via Giulia fa discutere: insorgono Uds e Coordinamento genitori democratici: "Una ritorsione politica" Virgilio, è guerra tra professori e studenti Dopo i dannegg...
La decisione dei prof del liceo di via Giulia fa discutere: insorgono Uds e Coordinamento genitori democratici: "Una ritorsione politica"
Virgilio, è guerra tra professori e studenti
Dopo i danneggiamenti, i docenti varano una commissione antioccupazione e applicano sanzioni esemplari
di RAFFAELLA TROILI
Interrogazioni e interrogatori. Consigli d'istituto e commissioni-antioccupazione. E poi collette per pagare danni e furti, l'addio alle gite, ai ponti, qualcuno anche alle vacanze di Pasqua. Le proteste studentesche sono tutt'altro che assorbite, e in classe ora si parla di denunce, raccolte di soldi, prof che "hanno fatto la spia".
Non c'è pace al Virgilio, il liceo più devastato dell'anno. La decisione del collegio docenti di 'interrogare" i responsabili e applicare sanzioni esemplari (sospensioni, espulsioni, abbassare i crediti) nei confronti degli organizzatori e di chi ha partecipato alla protesta, ha scatenato la reazione dell'Unione degli studenti che parla di "ritorsione politica, piuttosto che di un'iniziativa volta a individuare i responsabili dei danni". Non solo, l'Uds passa all'attacco, considerando doppiamente illegittime le decisioni prese: "perché il regolamento d'istituto è del '91 e non è stato aggiornato ai sensi dello Statuto degli studenti del '98". Molto critico nei confronti delle decisioni prese da preside e prof del Virgilio anche il Coordinamento genitori democratici.
Per tutta risposta, il collegio dei docenti del liceo di via Giulia ha dato vita a una commissione antioccupazioni, collegata con le forze dell'ordine, il Tribunale dei minori, gli organi d'informazione, il ministero, i docenti di altre scuole, i genitori. Nel documento votato lo scorso 10 dicembre, gli insegnanti del Virgilio affermano anche che l'occupazione "è un atto illegale che lede gravemente la scuola pubblica" e condanna "fermamente l'occupazione del Virgilio anche per i danni materiali e morali che ha provocato". Non è ancora finita: il collegio dei docenti "esprime preoccupazione per la superficialità con cui la società civile assiste a questa manifestazionidi illegalità e violenza". E intanto, al Virgilio, le misure adottate dal collegio docenti, hanno spaccato anche i genitori. Non c'è accordo: qualcuno protesta perché troppo "repressive", altri accusano: "E' anacronistico difenderli ora, dopo che non si sono interessati minimamente di quanto i loro figli stavano facendo a scuola".
E se al Virgilio già prima di Natale sono stati inviati alle famiglie conti correnti su base volontaria in cui si chiede un contributo di 50 mila lire, nelle altre scuole i ragazzi stanno pensando loro alle collette. Al Tasso si sta decidendo in che modo trovare i soldi per pagare i danni (un milione) e la disinfestazione (4 milioni). "Vorremmo trovare una forma più carina della classica raccolta di soldi - spiega Francesco Radicioni - ad esempio, organizzare un concerto per gli interni. Il biglietto costerebbe 6 mila lire". Al Montale "pagherà solo chi ha partecipato all'occupazione - annuncia Andrea, uno studente - mentre le sanzioni come il 7 incondotta sono state respinte dal consiglio d'istituto". E ancora: due ragazzi del Borromini hanno ricevuto l'invito a ritirare una denuncia in questura, e altre sarebbero in arrivo. Intanto la decisione presa da diverse scuole di far recuperare le lezioni a Pasqua, crea scontento nelle famiglie: l'Unione italiana genitori ha raccolto proteste da parte di genitori del Tasso, del Visconti, del Kant e di molti altri istituti.