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Messaggero-Vincere una cattedra per 35 metri d'altezza

LA GUERRA DELLE GRADUATORIE Vincere una cattedra per 35 metri d'altezza di MASSIMO CECI La cattedra per l'insegnamento, oggi, si può vincere anche per 35 metri. È quel...

01/09/2004
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Il Messaggero

LA GUERRA DELLE GRADUATORIE
Vincere una cattedra per 35 metri d'altezza
di MASSIMO CECI

La cattedra per l'insegnamento, oggi, si può vincere anche per 35 metri. È quello che è successo a Veroli, dove il liceo scientifico e la scuola media sono "scuole di montagna" perché collocate più in alto di 600 metri, mentre la scuola elementare, per soli 35 metri, non lo è. E così i docenti delle "scuole di montagna" hanno avuto quest'anno 24 punti in graduatoria, gli altri solo 12, anche se tutti hanno insegnato a Veroli. Una circostanza decisiva per i pochi posti di ruolo assegnati in Ciociaria.
"I doppi punteggi per i docenti che hanno insegnato nelle scuole di montagna hanno sconvolto le graduatorie". Il comitato dei precari della provincia di Frosinone lancia l'allarme: "Alcune situazioni sono addirittura grottesche - tuona il coordinatore Alvaro Merolle - e ai limiti della costituzionalità". Come Veroli, infatti, anche Vico nel Lazio, Serrone e Fumone. "Per vedersi riconosciuto il doppio punteggio - spiega il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, Mario Mandarelli - i docenti debbono aver insegnato in una scuola appartenente ad uno dei 49 Comuni ciociari che il ministero ha inserito nell'elenco dei Comuni di montagna. Ma non basta: la sede dell'insegnamento deve essere collocata a più di 600 metri di altezza. E sono solo 20 in Ciociaria che rispettano quest'ultima condizione. La situazione più eclatante è quella di Veroli, ma ce ne sono altre. Ad esempio Vico nel Lazio: le scuole materna ed elementare non sono considerate scuole di montagna, perché sono sotto i 600 metri. La scuola media di Fumone, invece, che non supererebbe i 600 metri, quest'anno è stata ospitata nei locali della scuola materna, che superano i 600 metri, e quindi hanno permesso agli insegnanti di raddoppiare il punteggio. Serrone, invece, supera i 600 metri, ma non è ricompreso tra i 49 Comuni di montagna del ministero: un anno di insegnamento vale la metà".
Una situazione assurda che i sindacati hanno deciso di affrontare a braccia incrociate. "Lunedì abbiamo avuto un incontro con la direzione scolastica regionale - dice Raffaele Miglietta della Cgil - perché i punteggi riconosciuti a chi ha insegnato nelle sedi di montagna non è automatico e ci sono stati molti errori. È il sindaco a dover dichiarare l'altitudine delle sedi, ma molti precari contestano le loro dichiarazioni. Soprattutto a Veroli: sostengono che non sia vero che alcune scuole superino i 600 metri. Abbiamo una riunione a Roma in proposito tra pochi giorni".


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