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Messaggero-Uno studente costa 3.300 euro l'anno

LA SPESA DELLO STATO Uno studente costa 3.300 euro l'anno ROMA - Quanto spende lo Stato per l'istruzione degli studenti italiani? Dal '96 a oggi, secondo un'indagine della Uil-scuo...

27/08/2004
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Il Messaggero

LA SPESA DELLO STATO
Uno studente costa 3.300 euro l'anno
ROMA - Quanto spende lo Stato per l'istruzione degli studenti italiani? Dal '96 a oggi, secondo un'indagine della Uil-scuola, la spesa per studente, al netto dell'inflazione, si è ridotta di circa 500 euro l'anno (un milione delle vecchie lire). Nel '96 si spendevano quasi sette milioni e mezzo delle vecchie lire, lo scorso anno ne sono stati spesi quasi sei e mezzo, circa 3.300 euro. Il sindacato fa osservare che nel frattempo è rimasto complessivamente stabile il numero degli studenti: erano 7.774.751 nel '96, sono 7.669.505 nel 2004. Il capitolo spesa è uno dei più delicati. Per il governo c'è ancora bisogno di "tagli", per i sindacati di investimenti. Intanto, il quadro che emerge dall'indagine è quello di una progressiva e inarrestabile erosione dei fondi.
Le cose non vanno diversamente, a parere della Uil scuola, se si prende in considerazione l'ammontare complessivo degli investimenti destinati all'istruzione in rapporto al Pil. Il decennio '90/2000 ha fatto registrare una diminuzione di oltre un punto percentuale (-1,3%). Trend che non ha mutato rotta negli anni successivi: i dati forniti dall'Ocse (ultimo aggiornamento 2003) ci collocano a metà classifica fra gli altri paesi europei con il 4,5% di investimenti rispetto al Pil. Il Parlamento di Strasburgo ha di recente confermato la posizione di metà classifica del nostro Paese individuando la quota di investimenti per l'istruzione rispetto al Pil a circa il 4,9% (+ 0,4% rispetto al dato Ocse). Un livello che risulta comunque inferiore a quello degli anni '90 (5,8%).
"In un Paese che ha bisogno di innovazione e ricerca per favorire lo sviluppo - commenta il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna - invece di rafforzare investimenti e riconoscere e valorizzare le professionalità, diminuisce la spesa destinata all'istruzione. Se ogni anno si continua a spendere meno per ogni studente è difficile dire che, spendendo meno, si migliora l'istruzione". E conclude: "La prossima Finanziaria dovrà tenerne conto".


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