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Messaggero-Un solo rischio: creare insegnanti di serie b"

Un solo rischio: creare insegnanti di serie b" di SELENIO CANESTRELLI PERUGIA - E' tutta una questione di organizzazione interna, di equilibri radicati, ma molto sensibili ai cam...

07/05/2004
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Il Messaggero

Un solo rischio: creare insegnanti di serie b"
di SELENIO CANESTRELLI

PERUGIA - E' tutta una questione di organizzazione interna, di equilibri radicati, ma molto sensibili ai cambiamenti: "L'inserimento dei tutor nelle classi della scuola dell'infanzia, in quella primaria e nella secondaria di primo grado (nella prima classe) - dice Maria Paola Sebastiani, preside dell'istituto comprensivo scuola materna, elementare e media di Castel Ritaldi, nei pressi di Foligno - potrebbe destabilizzare sia l'organizzazione interna di una scuola che i rapporti con gli alunni in un'eta molto complessa e delicata. Se la prima questione può essere superabile, con vari accorgimenti didattici ed organizzativi, lo è meno la seconda, in quanto potrebbe rompere quella dimensione collegiale acquisita negli anni, innescando possibili strascichi conflittuali tra insegnanti".
Il rischio? La preside Sebastiani ribatte secca: "Il rischio potrebbe essere quello di far emergere situazioni paradossali con docenti di serie A e di serie B, creando dei conflitti difficilmente gestibili. Se da una parte potrebbe attivarsi una collaborazione costruttiva al fine di arricchire l'offerta formativa, grazie alla presenza di soggetti debitamente formati e preparati, dall'altra si rischia di inclinare quei punti di appoggio consolidati da tempo ed acquisiti dagli alunni e dalle loro famiglie. Ma l'eventualità tutt'altro che remota di innescare un sovraordinamento gerarchico tra alcuni insegnanti su altri. Una situazione, questa, che è stata già vissuta in passato, con il passaggio dai vecchi maestri ai nuovi insegnanti".
La parola d'ordine, a questo punto, è "non dequalificare". Che significa? "Mi spiego subito: non va dequalificato l'intervento didattico con un meccanismo "esterno" che andrebbe ad incidere sul tessuto di una categoria che ha sempre dimostrato di non volere divaricazioni. E' innegabile che ci saranno dissapori, con possibili ripercussioni, effetti collaterali nell'insegnamento complessivo, con il rischio concreto di rendere vane molte proposte didattiche da tempo consolidate e certe".
Perplessità anche sulla questione dell'attribuzione del tutor: "Una cosa va detta chiaramente: la scelta del nuovo insegnante viene lasciata troppo al libero arbitrio dei dirigenti scolastici".


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