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Messaggero: Superiori, i ragazzi puntano al nuovo: scienza e tecnologia i settori preferiti

Gli indirizzi tecnico-professionali superano i licei. Boom al nord

14/05/2010
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Il Messaggero

di ANNA MARIA SERSALE

ROMA - Nonostante il caos delle iscrizioni fatte in ritardo e nonostante le lacune dell’orientamento, i giovani hanno scelto l’innovazione. Dai dati diffusi ieri emerge che è cresciuto il settore tecnologico-scientifico. Le preferenze sono andate alla scienza. Una inversione di tendenza che diventa importante se si considera la disaffezione nei confronti di materie come la matematica o la chimica, disaffezione che ormai era ritenuta una “malattia cronica”. Confrontando i dati degli immatricolati agli istituti tecnici industriali dell’anno scorso con i nuovi dati delle preiscrizioni si registra una crescita dal 19 al 20,6%. Lo sottolinea la Confindustria che ha fatto un lavoro di elaborazione partendo dai rilevamenti fatti dal Miur. Se poi il confronto si sposta nel Nord-Ovest la crescita è maggiore: dal 21,6% al 25% e nel Nord-Est dal 21,8% al 25,1%.
Confrontando poi i due grandi filoni dell’istruzione liceale e di quella tecnico-professionale si scopre che c’è stato il sorpasso di quest’ultima: il 49,3% dei ragazzi di terza media ha scelto un indirizzo liceale, mentre il 50,7% ha optato per un percorso tecnico o professionale. Emerge che “le tecnologie e le scienze applicate piacciono ai giovani”. “Soprattutto al Nord - osserva la Confindustria - dove i percorsi tecnologici, nel complesso, passano dal 21 al 25% di iscritti”.
Dall’indirizzo delle superiori in parte dipende il futuro professionale dei giovani, che stavolta hanno colto le istanze provenienti dal mercato del lavoro. “Più tecnici”, è la richiesta delle aziende. Non è escluso che per effetto della crisi la scelta del percorso rispetto al passato sia stata mirata ai possibili sbocchi lavorativi.
Questi primi dati sono interessanti anche perché riguardano la secondaria superiore riformata pochi mesi fa dal ministro Mariastella Gelmini. La rilevazione è stata condotta dall’ufficio statistico di viale Trastevere su 499.198 alunni, ovvero il 94,7% dei frequentanti il terzo anno delle medie. Uno degli indirizzi più scelti è lo scientifico che, tra corso ordinario e nuova sperimentazione delle Scienze applicate, raccoglie il 24,9% delle iscrizioni. Premiato anche il ramo tecnologico degli istituti tecnici, nel complesso registra un +1,6% di iscritti rispetto al 2009. Mentre lo scientifico tradizionale perde 0,5 punti. “Al latino - osserva Claudio Gentili, direttore dell’area Education di Confindustria - i ragazzi sembrano cominciare a preferire materie più attuali”.
Va fortissimo il liceo scientifico, con l’opzione delle Scienze applicate, è lui il vero vincitore della classifica con un + 1,7%. “Le scelte innovative sono un segno positivo - sostiene Mario Rusconi, preside dello scientifico Newton a Roma - però bisognerà vedere come risponderanno i ragazzi a un maggiore carico di matematica, fisica e scienze, le materie che sono state sempre la bestia nera. Comunque, le scelte saranno più meditate l’anno prossimo, stavolta è stato fatto tutto in gran fretta”.
Tra gli Istituti tecnici perde l’indirizzo economico, con un calo di 1,3 punti. Insomma, c’è chi guadagna e chi perde. Voglia di novità anche per chi ha scelto il liceo delle Scienze umane. Seguono gli istituti tecnici del settore tecnologico (16,8%), quelli del settore economico (14,1%), gli istituti professionali per i servizi (14%). Solo dopo viene il liceo classico (8,4%), seguito dai professionali per l’industria e l’artigianato (5,8%). Scarse adesioni al liceo artistico (3,7%). Per i licei musicali e coreutici la percentuale è dello 0,2%, ma siamo al primo anno di sperimentazione, i posti sono contingentati e non c’è ancora una programmazione al riguardo. In ogni caso per la musica e la danza è boom di richieste, in molti istituti sono arrivate domande pari al triplo delle disponibilità. In alcune regioni i tecnici e i professionali perdono iscritti ma, in valori assoluti, fra l’educazione liceale e l’alternativa tecnico-professionale è ancora testa a testa. La regione dove i licei sono i più gettonati è il Lazio (sono stati scelti dal 59,8% dei neo iscritti), seguono Abruzzo (56,2%) e Liguria (55,9%). Nel complesso, dunque, il filone tecnico-scientifico vede aumentare la quota sul totale degli iscritti. Anche i dati relativi alle ripartizioni territoriali mostrano un incremento della quota rispetto all’anno scolastico precedente, eccezione fatta per le Isole dove si registra un calo e per il Centro dove rimane stabile.


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