Messaggero: Statali, dipendenti ricerca e università in sciopero
I sindacati: «Più soldi, basta precarietà»
ROMA (29 ottobre) - Dopo i dipendenti pubblici e la scuola, è stato il turno del comparto Ricerca e Università. I lavoratori del personale tecnico amministrativo delle università, aderenti a Cgil, Cisl e Uil, hanno scioperato e manifestato oggi a Roma sotto la sede del ministero della Funzione Pubblica per chiedere al governo l'apertura del tavolo per il rinnovo del contratto di settore.
Alla base della protesta la mancanza di risorse per il rinnovo del contratto per il biennio 2008-2009. I lavoratori chiedono in sostanza che vengano riconosciuti i 100 euro di aumento mensili, previsti per il biennio 2006/07, e che la finanziaria 2008 stanzi altri i fondi per il rinnovo del contratto.
«Oggi scioperiamo per rivendicare risorse e per chiedere che si ponga fine alla precarietà dilagante - ha dichiarato Enrico Panini, della Flc Cgil - che non riguarda solo i ricercatori ma anche il personale tecnico delle università. Vogliamo percepire i 100 euro in più al mese che ci spettavano per il biennio 2006/07, e che non abbiamo mai ricevuto, e chiediamo che venga aperta la trattativa per il rinnovo contrattuale relativo al prossimo biennio. Non si possono saltare due rinnovi, vuol dire che i contratti non sono più tenuti in considerazione - prosegue - eppure nella prossima finanziaria non c'è traccia dei fondi per il nostro rinnovo». In piazza assieme al personale tecnico delle università anche numerosi ricercatori precari. «All'università ci sono 100.000 lavoratori, tra docenti e personale amministrativo e 22.000 ricercatori - dice uno di loro - circa il 50% di queste persone ha un posto di lavoro precario, vogliamo garanzie per il nostro futuro».
«Al Governo deve essere chiaro che senza una precisa risposta in Finanziaria sulle risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, la frattura con le organizzazioni sindacali è destinata ad allargarsi», ha sottolineato Paolo Pirani, segretario confederale della Uil, che ha parlato di «adesione massiccia» alla mobilitazione di tutti i lavoratori del pubblico impiego iniziate venerdì scorso. «Anche oggi - precisa Pirani - i sindacati ed i lavoratori si sono mobilitati per rivendicare adeguate risorse finanziarie per i rinnovi contrattuali, ulteriori interventi a favore della stabilizzazione dei precari e adeguati fondi per il funzionamento delle Università e degli Enti di ricerca».