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Messaggero: Statali, da aprile in busta paga l’indennità di vacanza contrattuale

Ultima applicazione per un istituto destinato ad essere superato. I sindacati incalzano: ora i rinnovi. Cgil: una beffa

28/03/2010
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Il Messaggero

ROMA Dal mese di aprile i dipendenti pubblici troveranno in busta paga l’indennità di vacanza contrattuale. È la naturale conseguenza del fatto che lo scorso dicembre sono scaduti i contratti relativi al biennio 2008-2009: in base al protocollo sulla politica dei redditi del 1993 (e di una norma della Finanziaria 2009 che ne rende automatico il pagamento) l’indennità scatta quando sono trascorsi tre mesi dalla scadenza dei contratti, per poi essere incrementata dopo altri tre mesi.
La novità sta nel fatto che questa dovrebbe essere l’ultima applicazione, prima del superamento dell’istituto dell’indennità. Infatti il nuovo modello contrattuale sottoscritto poco più di un anno fa tra le organizzazioni imprenditoriali e i sindacati (senza però la firma della Cgil) ne prevede la sostituzione con una forma di “copertura economica” che dovrà essere precisata nei vari contratti di lavoro e la cui erogazione sarà poi condizionata al rispetto dei tempi fissati per il raggiungimento dell’intesa contrattuale. E proprio la nuova tornata di rinnovi, che secondo quanto annunciato dal ministro Brunetta potrebbe partire nel mese di maggio, è al centro dell’attenzione dei sindacati. Mentre Cisl e Uil sollecitano proprio l’apertura della discussione sui rinnovi (lo hanno ricordato i due segretari confederali Baratta e Bosco) la Cgil, per bocca del responsabile settori pubblici Michele Gentile, parla di «beffa».
«Bisogna prendere atto - ha detto il sindacalista - che nel modello contrattuale previsto dall’accordo separato, che ha spaccato le organizzazioni sindacali, nei fatti ha messo in soffitta vecchi istituti quali l’inflazione programmata e l’indennità di vacanza contrattuale. Ciò nonostante le promesse del ministro della Pubblica Amministrazione, le risorse per i rinnovi contrattuali non ci sono e la Ragioneria Generale dello Stato si incarica di dimostrarlo».
È stata proprio la Ragioneria generale dello Stato, nei giorni scorsi, a ricordare alle amministrazioni come determinare l’indennità, con riferimento ad alcuni specifici comparti. Come riferimento per il calcolo si prendono il tasso di inflazione programmata, fissato per il 2010 all’1,5 per cento, e lo stipendio mensile minimo tabellare per le varie qualifiche. Da aprile sarà riconosciuto il 30 per cento del tasso di inflazione, da luglio la percentuale salirà al 50. In concreto, questo vuol dire dal prossimo mese un aumento di 6,15 euro per la qualifica contrattuale più bassa, e di 17,77 per il dirigente di prima fascia.
L’indennità riguarda tutto il personale contrattualizzato e non contrattualizzato, tra cui i ministeriali, il personale della scuola, quello degli enti locali, e le forze di polizia. Sono invece esclusi magistrati, professori universitari e ricercatori.
In caso la vacanza contrattuale dovesse protrarsi nel 2011, proseguirà anche il pagamento dell’indennità. Quando in ogni caso i nuovi contratti verranno firmati e inizieranno ad avere applicazione, l’indennità di vacanza contrattuale verrà riassorbita negli aumenti che i sindacati saranno riusciti a spuntare.
Per il governo ovviamente il problema è trovare risorse che possano essere adeguate in una fase ancora di forte difficoltà per i conti pubblici, e che anzi potrebbe richiedere correzioni per rispettare gli impegni europei.
L. Ci.


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