Messaggero: Siti internet e dvd con le novità, e l'iscrizione slitta
Un sito interattivo visibile solo per gli insegnanti che dà la possibilità agli esponenti del mondo scolastico di dire la loro sulla riforma delle superiori
ROMA - Un sito interattivo visibile solo per gli insegnanti che dà la possibilità agli esponenti del mondo scolastico di dire la loro sulla riforma delle superiori, di commentare i relativi regolamenti articolo per articolo avanzando critiche e proposte. E poi una brochure e un dvd da distribuire nelle scuole per far capire le novità che partiranno dal prossimo anno scolastico a mamme, papà e alunni interessati. Così l’Istruzione si sta attrezzando per far conoscere nel dettaglio la riforma del secondo ciclo voluta dal ministro Mariastella Gelmini. La comunicazione interna, quella destinata a docenti, presidi e personale scolastico, fanno sapere dal ministero, «è già partita» con un sito ad hoc dove ciascuno può dire la propria. È la prima volta che accade, sottolineano da viale Trastevere. L’esperimento è stato voluto dal ministro dell’Istruzione che ne osserverà i risultati per vedere se sarà replicabile anche in altre occasioni in cui sarà utile sentire la voce degli insegnanti. Ci saranno anche seminari in tutta Italia. Quanto alle famiglie, la campagna informativa a loro destinata partirà a gennaio, dopo il varo definitivo della riforma da parte del Consiglio dei ministri. A quel punto ci sarà anche il sì della Corte dei Conti e, dunque, si potrà procedere con la comunicazione. Sarà il poligrafico dello Stato, dicono da viale Trastevere, a stampare le brochure che saranno distribuite in tutte scuole medie. Il ministero produrrà anche un dvd, che sarà proiettato negli istituti scolastici, con i contenuti della riforma.
Nel frattempo sul sito del Miur www.istruzione.it ci sono già dei link in home page che consentono di esplorare le novità principali della riforma. E il ministro negli scorsi giorni ha annunciato che sarà dato «più tempo» alle famiglie per poter iscrivere i figli: le pratiche andranno completate non entro fine gennaio come avviene di solito ma entro il 27 di febbraio.
A. Mi.