Messaggero-Scuola, per riforme e contratto scioperi a scacchiera
Sindacati sul piede di guerra Scuola, per riforme e contratto scioperi a scacchiera ROMA - Scioperi a scacchiera del personale della scuola proclamati da Cgil, Cisl e Uil a so...
Sindacati sul piede di guerra
Scuola, per riforme e contratto scioperi a scacchiera
ROMA - Scioperi a scacchiera del personale della scuola proclamati da Cgil, Cisl e Uil a sostegno del rinnovo contrattuale, contro i tagli previsti dalla Finanziaria e per chiedere un piano di investimenti pluriennale per il settore. Insegnanti, personale amministrativo e dirigenti scolastici incroceranno le braccia alla prima ora di lezione. Ieri si sono fermati Basilicata e Friuli, oggi Toscana, Puglia e Marche; domani Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Lazio e Molise. Il 25 toccherà a Lombardia, Calabria e Sicilia; il 26 a Veneto e Sardegna, il 27 a Liguria e Piemonte, il 28 a Trento, Bolzano, Valle d'Aosta e il personale in servizio all'estero. Volantinaggi, presidi e manifestazioni verranno organizzati dalle strutture sindacali territoriali. Esaurito questo pacchetto di scioperi regionali, il 29 ottobre è in calendario una giornata nazionale di mobilitazione: i docenti non svolgeranno attività di insegnamento al di fuori di quelle strettamente obbligatorie, il personale amministrativo e tecnico non effettuerà attività e incarichi aggiuntivi e i dirigenti si atterranno strettamente ai compiti definiti nel proprio profilo. Ultima tappa di questo percorso di mobilitazione sarà il 15 novembre lo sciopero generale del settore (con una manifestazione a Roma) che vedrà affiancati sindacati confederali, Cobas e Gilda. Intanto, un cartello di sigle, di cui fanno parte anche altre associazioni professionali, lanciano l'allarme contro la mancanza di investimenti per la scuola.