Messaggero-Scuola, la protesta non si ferma: legge inapplicabile
Famiglie e insegnanti in lotta Scuola, la protesta non si ferma: legge inapplicabile ROMA - Riparte la protesta contro la nuova scuola. Dopo il via libera del Consiglio dei ...
Famiglie e insegnanti in lotta
Scuola, la protesta non si ferma: legge inapplicabile
ROMA - Riparte la protesta contro la nuova scuola. Dopo il via libera del Consiglio dei Ministri al primo decreto attuativo della riforma Moratti, la "marcia" di insegnanti e genitori non si ferma. Il coordinamento nazionale in difesa del tempo pieno e prolungato si ritroverà sabato prossimo, 31 gennaio, a Bologna per decidere le azioni della seconda fase di lotta che partirà a febbraio. "Chiederemo il ritiro del decreto e ne dimostreremo l'inapplicabilità".
Azioni unitarie fino allo sciopero generale, è la strategia che propone Gilda. "Aspetteremo due o tre giorni - spiega il coordinatore nazionale Alessandro Ameli - poi ci muoveremo da soli". In rivolta anche gli insegnanti. "E' una ferita per la scuola", commenta Sofia Toselli, vicepresidente nazionale del Cdi (centro di iniziativa democratica degli insegnanti). "Continueremo a tenere alta la soglia di agitazione. Questo decreto è un atto di forza contro tutto e tutti. Non sono stati ascoltati i pareri delle associazione degli insegnanti, dei coordinamenti dei genitori, dei sindacati". Secondo Alba Sasso, deputato ds in commissione Cultura, "il decreto, per certi versi incostituzionale e illegittimo, è di difficilissima applicazione".
Sospende per il momento il giudizio, l'associazione nazionale dei presidi. "Le riforme vanno verificate sul campo e non bloccate anzitempo sulla base di giudizi non tecnici - è il parere del presidente Giorgio Rembado - valutiamo positivamente le variazioni apportate al testo, come il richiamo più esplicito all'autonomia della scuola". Con inserzioni a pagamento sui quotidiani il ministero dell'Istruzione spiegherà le novità alle famiglie.