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Messaggero: Riforma, anno zero con nuove regole e tanta confusione

Tagli ai finanziamenti a gli organici, carenze di vecchia data e novità in fase di sperimentazione

11/09/2010
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Il Messaggero

ROMA (11 settembre) - Tagli ai finanziamenti a gli organici, carenze di vecchia data e novità in fase di sperimentazione: luci e ombre segnano l'esordio dell'anno scolastico. La prima settimana - lunedì le lezioni nizieranno in nove regioni - sarà messa alla prova dalla protesta dei precari che prova a organizzarsi a livello nazionale, dalle difficoltà dei presidi, che in alcuni casi dovranno dividersi su più sedi, con classi che potrebbero stipare fino a 35 alunni e spese da razionalizzare.
SUPERPRESIDI - C'è carenza di presidi e in attesa del concorso per 3.000 dirigenti scolastici - di recente annunciato dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini per la fine dell'anno - quelli che ci sono dovranno tenere il piede in due staffe. Saranno, infatti, quasi 1.500 quest'anno le «reggenze» in tutta Italia. Questo significa che circa il 15% delle scuole - con punte che sforano il 20% in Lombardia, Liguria, Piemonte, Emilia, Abruzzo e Sardegna - saranno guidate da un preside titolare di un istituto limitrofo.
SUPERCLASSI - Cresce, secondo quanto denunciano i sindacati, il numero delle mega-classi. Il ministero ha stabilito un tetto di 27 alunni per classe, ma quando i resti non consentono di formarne un'altra di almeno 20 il tetto salta e si può arrivare fino a 35. Ciò rappresenta - denunciano sindacati e associazioni - un rischio concreto per studenti e insegnanti, legato alla sicurezza, per le quali la normativa vigente prevede dei requisiti minimi di spazio per ciascun alunno («per ogni persona, docente e alunno, presente in aula - ricorda il Codacons - deve essere garantita un'area netta di 1,80 metri quadri nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado e 1,96 metri quadri nella secondaria di II grado oltre a una altezza minima di 3 metri»). Ma secondo la Cgil questo è conseguenza inevitabile del taglio dei docenti.
PROF SENZA CATTEDRE: Sono 232 mila gli insegnanti iscritti alle graduatorie permanenti, 117 i precari tra docenti ed educatori, secondo i dati forniti dalla Flc Cgil. E tra questi la Uil Scuola conta 10 mila docenti che, al saldo dei pensionamenti, potrebbero non avere confermata nel nuovo anno scolastico.
L'ANNO ZERO DELLA RIFORMA: Tetto per le assenze, che non potranno superare le 50, revisione degli orari, con riduzione di alcune materie e potenziamento di altre, e due nuovi licei. Sono alcune delle novità che gli studenti troveranno sul banco. Proseguirà la linea di rigore iniziata con voti e condotta: da quest'anno si prevede un contenimento delle assenze a cinquanta, pena la bocciatura. Cambia anche quello che i ragazzi impareranno a scuola: più attenzione per il '900, più matematica, fisica e scienze che vedranno aumentate le ore, e l'insegnamento obbligatorio di una lingua straniera per tutti e cinque gli anni. C'è inoltre la riforma dei licei, con le tre new entry: il liceo musicale, quello delle scienza umane e quello tecnologico. E dopo, la possibilità di preferire gli istituti superiori, in due anni, alle laure triennali.


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