Messaggero-Prof, graduatorie da rifare
Allarme dei sindacati: in crisi l'avvio dell'anno scolastico. A viale Trastevere si esamina la sentenza Prof, graduatorie da rifare Il Tar del Lazio annulla una circolare. Il ministero: solo casi is...
Allarme dei sindacati: in crisi l'avvio dell'anno scolastico. A viale Trastevere si esamina la sentenza
Prof, graduatorie da rifare
Il Tar del Lazio annulla una circolare. Il ministero: solo casi isolati
di SARA IPPOLITO
ROMA - Dopo quella del Tar dell'Umbria, una nuova sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio rimette in discussione le graduatorie per l'assegnazione delle supplenze nella scuola. Una 'doccia fredda" che spinge i sindacati a lanciare l'allarme: le graduatorie sono da rifare, affermano varie organizzazioni, e a settembre sarà il caos. Ma dal ministero dell'Istruzione gettano acqua sul fuoco: non ci saranno problemi, assicurano, per il regolare avvio dell'anno scolastico.
Ad essere stata impugnata è la circolare n.69 del 2002 del ministero, relativa appunto alla formazione delle graduatorie permanenti, che favorirebbe gli insegnanti con titolo di abilitazione delle scuole universitarie di specializzazione (Ssis) rispetto agli altri docenti precari.
Ma cosa succederà a settembre? Dopo lo 'stop" alle assunzioni in ruolo, se le supplenze annuali dovessero essere ritardate o riviste a seguito della sentenza, il rischio, affermano i sindacati, sarebbe quello di un avvio di anno scolastico con migliaia di cattedre scoperte, almeno 30-40.000 secondo il leader della Gilda Alessandro Ameli: "Tutte le graduatorie devono essere rifatte - ha sostenuto - e il rischio concreto è quello di un inizio d'anno nel caos, con cattedre scoperte, contratti da annullare e rifare ed eventuale sostituzione di docenti ad anno già avviato".
Duro anche il giudizio del segretario generale della Cgil Scuola, Enrico Panini: "Avevamo chiesto interventi urgenti di verifica delle graduatorie anche dopo la sospensiva del Tar Umbria, il ministero non ha voluto sentire ragioni ed ora, a pochi giorni dall'avvio dell'anno scolastico, bisogna rifare tutto". Per il segretario generale della Uil Scuola Massimo Di Menna, "non si può parlare comunque di 'caos" a inizio anno poiché l'80% degli insegnanti è di ruolo. Ma anche se il ministro non ritiene di dover riformulare le graduatorie - ha commentato - è facilmente prevedibile che attraverso singoli ricorsi le graduatorie possano comunque essere bloccate, ed è possibile che vi siano nei prossimi giorni sentenze simili anche da Tar di altre regioni".
Dopo le rassicurazioni del ministro Moratti dal Meeting dell'amicizia di Rimini, anche ieri dal ministero dell'Istruzione fanno sapere che non ci sarà alcuno sconvolgimento nelle graduatorie e che non si prevedono problemi per il regolare avvio dell'anno scolastico. "Non è ancora noto il testo integrale della sentenza del Tar Lazio, che verrà esaminata e si valuterà se ricorrere o meno al Consiglio di Stato. In ogni caso - sottolineano fonti del Miur - si tratta di sentenza che riguarda casi isolati e che verranno risolti".
Tranquillizza anche il presidente dell'Associazione nazionale presidi (Anp) Giorgio Rembado, secondo il quale le nomine eventualmente da rifare non sarebbero più di 3 o 4, in media, per istituto, con un disagio limitato per scuole e studenti.
Casi isolati, dunque? Meno rassicurante è l'opinione dell'avvocato civilista Rocco Brienza: "È vero che la sentenza del Tar del Lazio relativa alle graduatorie per le supplenze non è applicabile 'erga omnes", poiché riguarda i singoli ricorrenti - ha precisato - ma potrebbe avere un effetto su vasta scala dal momento che altri precari, in tutta Italia, potrebbero richiedere un effetto estensivo del giudicato. Si arriverebbe, in tal modo, ad un blocco di fatto delle graduatorie provinciali con una loro inevitabile revisione."