Messaggero-"Non ci saranno cattedre "vacanti""

L'inizio delle lezioni e il caos delle graduatorie: hanno superato quota seimila i ricorsi presentati dai docenti
"Non ci saranno cattedre "vacanti""
Il direttore scolastico regionale: "Non lasceremo gli studenti senza insegnanti"
di ALESSANDRA MIGLIOZZI

"A settembre non ci saranno cattedre vacanti, tutti i posti liberi saranno coperti con docenti di supplenza e i ragazzi, una volta in classe, potranno cominciare regolarmente le lezioni". E' questa la promessa che Francesco de Sanctis, Direttore regionale scolastico, fa agli studenti del Lazio che il 16 settembre torneranno tra i banchi. "E' vero, quest'anno l'uscita delle graduatorie è avvenuta con enorme ritardo, ma ora faremo di tutto per assegnare le cattedre ai supplenti prima dell'avvio dell'anno scolastico. I ritardi, comunque, non sono dipesi da noi, ma dal fatto che l'ultimo decreto in materia di calcolo dei punteggi è uscito lo scorso 28 luglio. Da allora abbiamo avuto solo pochi giorni per far uscire i tabulati. Noi, comunque, stiamo lavorando con grande impegno, alcuni impiegati non hanno neanche preso le ferie per tenere gli uffici aperti sotto ferragosto". "Certo - continua de Sanctis - con le nomine finiremo a ridosso della data di apertura delle scuole, il che potrebbe creare qualche disagio ai docenti, ma non lasceremo gli studenti senza insegnanti".
Intanto all'ex provveditorato è tempo di conteggi: sono scaduti ieri i giorni utili per la presentazione dei ricorsi. Gli insegnanti che nelle graduatorie avevano riscontrato errori hanno avuto tempo fino a mezzanotte per correre ai ripari. "In tutto - spiega Mauro Arena, responsabile delle operazioni di avvio dell'anno scolastico - abbiamo avuto 6000 ricorsi. Ma i doppioni sono stati tanti: una maestra ha inviato 35 volte la domanda usando fax, posta ed e-mail. A conti fatti, tolti i ricorsi doppi, abbiamo avuto 4000 richieste di revisione del punteggio".
Adesso, secondo le previsioni dell'Ufficio scolastico del Lazio, le graduatorie definitive dovrebbero uscire a fine mese. "Verificheremo tutto scrupolosamente per evitare altri errori", dicono da via Pianciani. Subito dopo si lavorerà per distribuire le supplenze: almeno in 5000 saranno chiamati per l'incarico annuale. L'operazione richiederà una diecina di giorni. "Ma ogni cosa sarà predisposta per l'inizio della scuola - riprende de Sanctis - e, se il 16 settembre ci saranno dei vuoti, non dipenderà da noi, ma da qualche insegnante che, per motivi personali, avrà deciso di non prendere servizio. Personale che, comunque, sarà subito sostituito da un secondo supplente".
Nessun allarme cattedre vacanti, dunque. L'uscita ritardata delle nuove graduatorie potrebbe però creare qualche problema ai docenti di terza fascia: in 50 avrebbero diritto quest'anno al contratto a tempo indeterminato. Ma non potranno prendere servizio a settembre se non saranno stati nominati entro il 25 agosto, la data imposta dal Ministero. "E' improbabile però - dicono da via Pianciani - che si faccia in tempo. Cercheremo una soluzione appropriata. Comunque gli insegnanti non perderanno il posto: prenderanno solo servizio più tardi ricevendo lo stipendio a partire da quel momento. Nel frattempo potranno fare le supplenze per non subire danni economici". "Speriamo che si riesca a garantire la nomina di quei 50 precari - dice Gianni Febroni segretario della Uil scuola di Roma e Lazio - e che le graduatorie definitive non presentino errori. Altrimenti i docenti dovranno ricorrere al Tar pagando il ricorso di tasca propria". "Il Ministero dovrebbe spostare il limite del 25 agosto - continua Stefano De Caro, segretario regionale della Cgil scuola - gli uffici non riusciranno mai a smaltire le pratiche per quella data a danno ovviamente dei docenti".