Messaggero-Moratti: "Un tutor alle elementari"
L'annuncio ieri in commissione al Senato: "Entro sabato sarà diffuso l'elenco dei 200 istituti scelti per il test" Moratti: "Un tutor alle elementari" Scuola, il ministro conferma: "Parte la sperim...
L'annuncio ieri in commissione al Senato: "Entro sabato sarà diffuso l'elenco dei 200 istituti scelti per il test"
Moratti: "Un tutor alle elementari"
Scuola, il ministro conferma: "Parte la sperimentazione, pronto il decreto"
di ANNA MARIA SERSALE
ROMA - "L'integrità dell'anno verrà garantita e la speriemntazione parte senza conseguenze per l'ordinato svolgimento delle attività", è l'annuncio di Letizia Moratti, in commissione cultura al Senato. Il governo vuole portare a casa la riforma sulla scuola. E dopo la stasi di luglio, spinge l'acceleratore per portare in aula la legge. Il 24 è in calendario il voto al Senato. Ma la discussione è ferma all'articolo tre del testo. Ce la farà la Moratti a incassare questo primo risultato? Ieri il ministro ha presentato alla Commissione cultura una relazione con le ultime modifiche sulla sperimentazione e ha garantito "copertura finanziaria" e "attuazione" senza scossoni per i duecento istituti coinvolti. L'obiettivo è quello di "testare" la riforma.
Per la Moratti una giornata cruciale. Al mattino critiche dei sindacati, dopo l'incontro con il capo di gabinetto, e critiche dell'Ulivo, che ha contestato la politica scolastica del Centro-destra: "Non rispetta i diritti costituzionali". Alle 14,30 è iniziato l'incontro tra il ministro e i componenti della commissione di Palazzo Madama. La Moratti ha sostanzialmente accolto le richieste del Consiglio scolastico nazionale. Quanto ai "tempi stretti" di attuazione della sperimentazione dice: "Nessun problema, le attività dell'anno saranno regolari". Ma chi e in che modo sperimenterà la riforma? "Il sistema sarà flessibile - spiega la Moratti - A cominciare dall'orario dei maestri. La sperimentazione potrà essere fatta per una parte e non per tutto. Le forme potranno essere moltissime, le scuole agiranno sulla base delle risorse disponibili". E i soldi? Secondo il ministro non ci sono "costi rilevanti". E se necessario verrebbero presi dalla legge 440, sull'autonomia scolastica. I dirigenti regionali sceglieranno le scuole sulla base delle "disponibilità di strutture, di personale e finanziarie". Prosegue il ministro: "Nella scuola dell'infanzia l'anticipo è consentito solo nell'ipotesi che non vi siano bambini di tre anni in lista d'attesa". Per quanto riguarda la scuola elementare le iscrizioni a 5 anni e mezzo saranno possibili solo per classi che non siano "sature", che non abbiano raggiunto il numero massimo di bambini e che abbiano la "capienza" per accogliere nuovi alunni. Dunque, non si istituiscono nuove classi.
La sperimentazione partirà entro settembre e oggi il ministro firmerà il decreto. Ma come cambierà il ruolo del maestro nella nuova elementare? "Oltre all'equipe dei docenti - sostiene il ministro Moratti - ci sarà un maestro tutor. Sarà un punto di riferimento per i ragazzi e per le famiglie, seguirà più da vicino la personalità del bambino e renderà più morbido il passaggio dalla materna". Chi sceglierà l'insegnante tutor? Il ministro lascia alle scuole il compito di decidere.
Ma quanto resterà della organizzazione con i moduli? I tre insegnanti su due classi avevano pari dignità e aree disciplinari diverse. Chi insegnava la matematica non insegnava l'italiano. E viceversa. Ora i maestri avranno obbligatoriamente da 18 a 21 ore settimanali. Poiché l'orario complessivo è di 27 ore, significa che due dei tre maestri saranno comunque "prevalenti", ciascuno in una classe diversa. E il terzo? "Gli verrà affidata la responsabilità - sottolinea la Moratti - di prestazioni professionali legate all'insegnamento e ai laboratori".
L'Ulivo ha accusato il ministro e il governo di non rispettare la legge e ha annunciato manifestazioni di piazza. La Moratti replicherà oggi in Senato. Intanto, ieri ha detto: "Certe critiche sono solo una forzatura del dibattito parlamentare".