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Messaggero: Merito e atenei, meno tasse e bonus agli studenti più bravi

Premi in denaro non solo ai docenti. Bologna e Genova apripista, ma anche a Roma borse di studio e iniziative

17/07/2009
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Il Messaggero

VALENTINA ARCOVIO
ROMA - Più studi e meno paghi. E’ questa la formula per premiare il merito. La stessa seguita dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per gli atenei e i docenti e la stessa che stanno cercando di perseguire alcuni atenei italiani con piccole iniziative rivolte agli studenti. Di esempi ce ne sono tanti, alcuni già concreti e altri ancora in via di definizione.
All’Università degli Studi di Bologna gli studenti che dal prossimo anno accademico daranno più esami pagheranno meno tasse di prima. Il reddito conterà poco, l’importante è che si dimostri di esser bravi.
«Abbiamo scelto di stimolare gli studenti a tenere un buon passo con gli esami e di premiare il loro impegno» dice il prorettore Paola Monari. La nuova ripartizione della contribuzione studentesca prevede un consistente aumento delle agevolazioni per gli studenti meritevoli: accanto al consueto esonero totale per chi viene da famiglie povere, gli sconti salgono al 50 per cento nella prima fascia di reddito fino a arrivare al 10 per cento tra chi ha un reddito compreso tra il 35 e i 40 mila euro (fascia prima esclusi dagli sconti). La novità è che i “super-meritevoli”, pur con redditi molto elevati (sopra i 40 mila euro), avranno il diritto a uno sconto del 10 per cento purché abbiano la media di 28 trentesimi e abbiano superato quasi tutti gli esami previsti. Gli studenti, invece, che non avranno dimostrato l’impegno richiesto dovranno pagare l’intero importo della fascia più alta senza alcuno sconto. E questo indipendentemente dal reddito.L’Università di Genova, invece, è pronta a fare sconti e a staccare assegni agli studenti che davvero meritano. L’ateneo ha infatti messo a disposizione dal prossimo anno accademico un milione di euro sotto forma di premi e altri benefici. «Due gli elementi di novità», dice Pierluigi Chiassoni, prorettore dell’ateneo genovese. «Il primo – spiega – è che verranno esonerati dal pagamento della I rata gli studenti del primo anno che hanno conseguito un diploma di maturità con il massimo dei voti. Il secondo è il “premio profitto”, ovvero uno sconto del 15 per cento per chi consegue annualmente l’80 per cento dei crediti previsti». Per quanto riguarda gli incentivi “in mano”, l’Università di Genova ha stanziato un premio laurea sia per gli studenti meritevoli della triennale che per quelli che conseguono la laurea magistrale a ciclo unico. «Ai primi – dice Chiassoni – daremo 400 euro a chi ha conseguito un punteggio di 110 o 110 e lode e 200 euro per chi ha ottenuto un punteggio da 99 in su. Ai secondi, invece, è previsto un premio di 500 euro per chi ha ottenuto il punteggio massimo e 300 euro da 99 in su».
Novità altrettanto lodevoli si registrano anche negli atenei romani. L’Università di Tor Vergata, ad esempio, già dallo scorso anno ha lanciato il bando di concorso “Sebastiano e Rita Raeli” che mette a disposizione degli studenti 330 borse di studio di ben 5 mila euro cadauno per gli studenti meritevoli. «L’Università – commenta Giuseppe Novelli, preside della Facoltà di Medicina – è stata investita in pieno da questa ondata di meritocrazia. Il cambiamento è palpabile, a cominciare dall’impegno dei docenti che si sta ripercuotendo in maniera significativa e positiva sugli studenti». Ma gli incentivi dell’ateneo romano non si fermano a un unico bando. Ce ne sono altri. Tra questi è significativa la possibilità offerta agli studenti meritevoli di svolgere attività di tutorato percependo un vero e proprio stipendio. Iniziative simili sono state prese anche da La Sapienza.
«Il nostro ateneo – dice il rettore Luigi Frati – sta lavorando da un lato per garantire agli studenti una didattica di qualità, attraverso valutazioni centrali, e dall’altro per aiutare i più meritevoli a entrare in contatto con il mondo delle imprese».
Altrettanto lodevoli le forze che ha messo in campo l’Università dell’Aquila che, nonostante le mille difficoltà, sta pensando di portare avanti iniziative per incentivare gli studenti più virtuosi. Sono piccoli contributi, come un bonus per l’acquisto dei libri, ma che rivestono un valore simbolico molto importante vista la situazione di disagio in cui versa tutta la città.


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