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Messaggero-"Meno latino, che errore"

IL FILOLOGO "Meno latino, che errore" Luciano Canfora: riformine che non migliorano la qualità ROMA - Professor Canfora, che ne pensa del taglio del latino? "Interventi così no...

18/01/2005
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Il Messaggero

IL FILOLOGO
"Meno latino, che errore"
Luciano Canfora: riformine che non migliorano la qualità
ROMA - Professor Canfora, che ne pensa del taglio del latino?
"Interventi così non hanno alcun fondamento, nè alcuna utilità. Lo studio del latino è essenziale per il liceo. Il vero malanno della nostra scuola è l'essere affetta da enorme superficialità. Si fanno delle "riformine" che non scalfiscono, che sono come un pizzicotto su un cadavere". Luciano Canfora, studioso di fama, ordinario di filologia greca e latina, critica la riduzione inflitta alla lingua di Cicerone.
Lei parla di superficialità, può spiegare meglio?
"Ridurre la portata del latino è un errore, significa solo dare un ulteriore contributo alla superficialità. Non è tagliando e aggiungendo qua e là che si risana la scuola".
In che modo intervenire?
"Occorre una radicalissima riforma, che allunghi il tempo scuola. La Moratti, invece, lo accorcia. Occorrono insegnanti ben pagati, impegnati a tempo pieno, disponendo di forze e salari dignitosi. Altrimenti avremo insegnanti sempre più frustrati. Sono assolutamente contrario alla politica dei tagli".
Che cosa propone?
"La scuola dovrebbe essere una "struttura stabile" nel territorio, con orari a tempo pieno e biblioteche aperte. Nelle scuole c'è un incredibile patrimonio tenuto sotto chiave. Bisogna ripartire da una diversa concezione, ripensando tutto dall'inizio, con l'apporto dei Comuni, ovviamente. Ma per fare questo il bilancio dello Stato deve fare scelte diverse: investire, aumentare il numero dei docenti, non tagliare . Solo così si può ridare fiducia agli insegnanti ed evitare che un giorno dicano: "basta, fate come vi pare"".
Il taglio del latino andrebbe a vantaggio di altre materie, per il classico più lingua straniera
"Una finzione, è così solo in apparenza. Tutti sanno che quelle due ore in più di inglese non serviranno a nulla. Manca un piano che preveda lettori di lingua, laboratori funzionanti, docenti preparati, ecc. Questa operazione, in realtà, per il liceo classico si tradurrà in "meno latino". Consiglierei al ministro Moratti un viaggio nelle scuole italiane per rendersi conto di persona di come vanno le cose".
Il punto dolente sono i soldi? "Proprio così. Eppure, dovrebbe essere chiaro a tutti che una società moderna oggi si riconosce solo dall'attenzione e dai finanziamenti che vengono riservati al mondo dell'istruzione".
A. Ser.


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