Messaggero-I sindacati si mobilitano: istruzione da supermarket
LE REAZIONI I sindacati si mobilitano: istruzione da supermarket Confederali e Snals sul piede di guerra: "Atto di forza contro il dissenso". Gilda: sciopero generale ROMA - Per i ...
LE REAZIONI
I sindacati si mobilitano: istruzione da supermarket
Confederali e Snals sul piede di guerra: "Atto di forza contro il dissenso". Gilda: sciopero generale
ROMA - Per i sindacati non ci sono dubbi: il primo decreto attuativo della Riforma Moratti "rappresenta un atto di forza contro il dissenso". Tanto che sin da subito Cgil, Cisl e Uil hanno già proclamato lo stato di mobilitazione generale di tutto il personale della scuola. E con una nota unitaria denunciano: "Le ricadute del provvedimento sul funzionamento della scuola, sulle famiglie, sul personale e sull'organizzazione del lavoro saranno molto pesanti e negative". Precisa il segretario generale della Cgil Scuola, Enrico Panini: "Con qell'articolato, che non è certo cambiato in modo significativo dalle modifiche introdotte, si crea una scuola pubblica più povera aumentando le disuguaglianze, si cancellano le migliore esperienze pedagogiche e si umiliano gli insegnanti". Da qui l'ultimatum lanciato ieri dai sindacati: "Se nei prossimi giorni non verrà aperto un confronto per detreminare rapidamente risultati in termini di impegni e di certezze, decideremo ulteriori iniziative di lotta".
Fortemente critico il giudizio del segretario della Uil Massimo Di Menna: "Questa Riforma rischia di trasformanre la scuola in una sorta di supermarket dell'offerta informativa. Una Riforma che interviene sulle elementari e medie che sembra guardare più indietro invece che pensare alla modernizzazione". Non usa mezzi termini il portavoce pure dei Cobas, Piero Bernocchi: "Un'approvazione con cui il governo ha mostrato ancora una volta massimo disprezzo nei confronti della volontà popolare, così come si è manifestata negli ultimi mesi". Mentre Gilda rilancia e lancia un appello a tutte le Associazioni professionali e sindacali affinché si arrivi ad azioni di protesta unitarie sino allo sciopero generale della Scuola.
Il segretario generale dello Snals parla di "incoerenze e forzature". "Con una incredibile sordità verso insegnanti e genitori, il governo ha stravolto la scuola dell'obbligo", sostiene il coordinamento nazionale in difesa del tempo pienoa. Anche il segretario del Pdci Oliviero Diliberto definisce la riforma "una gigantesca porcata". Gli fa eco il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio: "L'intenzione - dice - è chiara. Stanno smantellando la scuola pubblica". Andrea Ranieri, responsabile Ds della scuola: "Berlusconi e Moratti non fanno differenza tra tempo pieno e doposcuola". Per la Margherita, "il decreto è incostituzionale".