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Messaggero-I prof: "Le tracce? Alla portata di tutti"

Dai Parioli a Tor Bella Monaca, dal Centro al Prenestino, gli studenti romani alle prese con la prima prova scritta della Maturità I prof: "Le tracce? Alla portata di tutti" Sospiri di so...

18/06/2004
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Il Messaggero

Dai Parioli a Tor Bella Monaca, dal Centro al Prenestino, gli studenti romani alle prese con la prima prova scritta della Maturità
I prof: "Le tracce? Alla portata di tutti"
Sospiri di sollievo, sorrisi, abbracci. Ma anche qualche imprecazione di chi ha incontrato difficoltà
di ELENA PANARELLA

La prima volta, si sa, non si scorda mai. Sarà pure un luogo comune, ma l'ansia da prestazione c'è stata pure stavolta. Dai Parioli a Tor Bella Monaca, dal centro storico alla Prenestina, a pochi metri dai bidelli va in scena lo stesso siparietto: sospiri di sollievo, sorrisi, abbracci, ma anche qualche imprecazione per chi ha fatto cilecca. Archiviata la notte prima degli esami, è già tempo di bilanci, seppure molto parziali, per migliaia di studenti romani alle prese, ieri mattina, con la prova d'Italiano.
Di certo piuttosto facile per chi ha azzeccato il pronostico sulla traccia di letteratura: Eugenio Montale era il favorito e così è stato. Erano giorni che il toto-tema lo dava vincente, con un distacco nettissimo su altri scrittori, seppure segnalati dai vari forum su Internet. Disattese, invece, le più gettonate previsioni sul tema di carattere generale, quello che ogni anno, da generazioni, fa dire ai maturandi "male che va, mi butto sul tema di attualità". Nessun accenno, nelle tracce ipotizzate alla vigilia, a una sfera più intimista, a sentimenti come l'amore, la solidarietà, l'amicizia. Il tema proposto ieri, seppure con un approccio artistico-letterario, invitava a meditare proprio su questo valore: "L'amicizia, tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nella letteratura e nell'arte". Fin qui le tracce. Ma cosa ne pensano i professori? Semplici e accessibili è il giudizio dato da chi ha prestato la propria opera di membri interni nelle varie commissioni.
"I ragazzi hanno lavorato in tranquillità, senza copiare - racconta una delle professoresse di italiano del liceo Classico "Bertrand Russel" - le tracce infatti andavano bene per tutti. Gli unici chiarimenti che i ragazzi hanno richiesto sono stati sul brano di Eugenio Montale e su come indicare le varie tipologie sull'intestazione del tema". Stando alle impressioni riportate dai docenti, i temi più gettonati sono stati l'articolo di giornale e il saggio breve.
Analisi confermata dagli studenti del liceo classico "Visconti". "Ho scelto l'amicizia - spiega Giovanni Marchetti, studente presso l'istituto di piazza del Collegio Romano - perché lo sentivo più vicino a noi ragazzi. Il tema su Montale non l'ha fatto quasi nessuno dei miei amici, era troppo difficile e poi sono giorni questi dove ti senti sotto pressione". Cappellino con visiera, maglietta rossa e classico sorriso stampato sul viso di chi è convinto di aver fatto proprio un buon lavoro è Leonardo Maltese. "Ho scelto il saggio sul pensiero - racconta Leonardo - e credo che sia andato molto bene. Ora voglio pensare al futuro. L'anno prossimo mi iscriverò alla facoltà di economia".
Irene è stata una delle poche temerarie che si è misurata con Montale: "Credo che sia sempre meglio fare il tema di letteratura. Nei giorni scorsi si vociferavano diverse ipotesi, ma io credevo che sarebbe stato più probabile D'Annunzio". Si è invece orientato sul tema socio-economico Marco Pichiorri (studente dell'istituto "Vittoria Colonna", in via Dell'Arco del Monte 99): "L'ho scelto perché bisognava riflettere sul rinnovato interesse per la filosofia in questi tempi. Che farò nella vita? Mi scriverò a Psicologia. Speriamo sia la scelta giusta".
Uscita con il contagocce anche al Mamiani, dove i primi studenti hanno finito lo scritto di italiano intorno alle 14.30, tutti abbastanza soddisfatti ma con il pensiero già alla prova di domani. "E' andata bene - dice Margherita - ma domani abbiamo fisica e sarà terribile. Io ho scelto la traccia sull'amicizia, ma devo dire che erano tutte abbastanza abbordabili".
E' stato il direttore generale dell'Ufficio scolastico per il Lazio, Francesco De Sanctis, a dare avvio agli esami di maturità al Liceo scientifico "Cavour".
"Ogni anno - ha detto De Sanctis - andiamo in una scuola diversa per augurare ai nostri ragazzi un sereno esame. Quest'anno abbiamo scelto il "Cavour" perché è un liceo storico, essendo il più antico scientifico d'Italia, e perché ha un ottimo sistema di progettazione delle attività. E' sicuramente un messaggio di continuità che vogliamo dare, sottolineando anche l'importanza della formazione scientifica proprio in un momento in cui abbiamo un certo calo da questo punto di vista". Sugli esami, De Sanctis si è detto certo che per tutta la durata "saranno ottimi e sereni, e andranno bene come sempre. Qualcuno sicuramente si lamenterà, qualche altro dei ragazzi sarà contento. L'importante è che vada tutto bene".


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