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mESSAGGERO-I genitori pagano la carta igienica

I genitori pagano la carta igienica di ALESSANDRA MIGLIOZZI ROMA - C'è chi organizza mercatini di fine anno per rastrellare fondi per il materiale didattico, chi raccogli...

25/09/2005
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Il Messaggero

I genitori pagano la carta igienica
di ALESSANDRA MIGLIOZZI

ROMA - C'è chi organizza mercatini di fine anno per rastrellare fondi per il materiale didattico, chi raccoglie quote per l'acquisto di carta igienica e chi è disposto a versare soldi extra pur di garantire corsi pomeridiani e attività supplementari ai figli.
Anche a Roma la musica non cambia: i fondi statali che arrivano alle scuole non sempre bastano per far quadrare i conti degli istituti e le famiglie spesso danno una mano di tasca loro. E poi c'è la questione della tassa sui rifiuti: molte istituzioni scolastiche la evadono da anni perché non possono permettersi di pagarla. Numerosi dirigenti hanno già scritto all'ex provveditorato segnalando i loro arretrati (migliaia di euro) e sono in attesa di chiarimenti.
E' quanto accade, ad esempio, al 195° circolo didattico, che ha 600 alunni e due plessi tra Bravetta e la Pisana. "Se dovessimo saldare il nostro conto - spiega il dirigente Alessandro Michelon - dovremmo fare tagli alla didattica: non sono previsti fondi extra per questa voce, dovremmo utilizzare quelli interni alla scuola che già scarseggiano. Tra fotocopie, contributi per le ore supplementari effettuate dal personale scolastico, toner delle stampanti, registri e molto altro ce la facciamo già a malapena". Per ovviare alla scarsità di fondi le scuole fanno sempre più spesso ricorso ai finanziamenti su progetto messi a bando dagli enti locali. Ci sono anche quelli europei più cospicui, ma più difficili da ottenere. "Per fortuna ne abbiamo vinti molti - continua Michelon - e ora abbiamo progetti sull'astronomia, un orto botanico, aule di informatica. Con quei soldi potremo pagare anche la carta igienica che lo scorso anno era comprata dai genitori". Nella stessa scuola le famiglie a giugno hanno organizzato una mostra di fine anno: i fondi raccolti sono serviti per la didattica. Mentre al 166° circolo, al Laurentino, mamme e papà hanno messo insieme circa ottomila euro come contributo volontario. "Se vogliamo fare i progetti interculturali, percorsi didattici innovativi o garantire il rinnovo della biblioteca i fondi interni non bastano - spiega il dirigente Domenico Bernardini -. Le famiglie lo sanno e ci vengono incontro". Anche alla media Settembrini, a corso Trieste, i genitori versano quote volontarie. "Ma - spiega la dirigente Simona Pianese Longo - sono solo per i corsi extra curricolari: a tutto il resto pensiamo noi nonostante il budget ridotto. Per questo ci stiamo affinando nel reperire risorse esterne: partecipiamo ai progetti degli enti locali e cerchiamo anche sponsor privati come si fa in America, ma sono rari". Anche alla Settembrini non si paga la tassa sui rifiuti, "altrimenti porterebbe via la metà dei fondi".


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