Messaggero-I dipendenti pubblici preparano la battaglia d'autunno
STIPENDI DEGLI STATALI I dipendenti pubblici preparano la battaglia d'autunno ROMA All'incontro con il ministro ci sono andati tutti tranne il ministro. Luigi Mazzella non si è p...
STIPENDI DEGLI STATALI
I dipendenti pubblici preparano la battaglia d'autunno
ROMA All'incontro con il ministro ci sono andati tutti tranne il ministro. Luigi Mazzella non si è presentato all'appuntamento con i sindacati del pubblico impiego, anche perché avrebbe potuto dire poco o niente: nel Dpef (il Documento di programmazione economica) non c'è una lira in più per i dipendenti pubblici rispetto a quanto era stato previsto dalla Finanziaria dell'anno scorso. E a queste condizioni, lo sanno tutti. il rinnovo dei contratti è impossibile.
Per il momento Cgil, Cisl Uil e sindacati autonomi non prevedono scioperi o altre iniziative: la pausa estiva vale per tutti, anche le vertenze vanno in ferie. Ma per l'autunno si preparano fuochi d'artificio. "A settembre si aprirà il conflitto e sarà durissimo", annuncia il segretario generale della Cgil-Funzione pubblica Carlo Podda. "Nessuno si illuda che i contratti pubblici possano non essere rinnovati". Mentre l'Usae ipotizza "il ricorso alla mobilitazione generale dei lavoratori".
Con le risorse stanziate dal governo i dipendenti avrebbero un aumento di stipendio del 3,6% in due anni. Vuol dire che alla fine del 2005 in media la loro retribuzione mensile lorda sarebbe cresciuta su per giù di 70 euro.
Invece i sindacati confederali chiedono almeno l'8%, cioè circa 160 euro medi lordi al mese. Significa che il governo dovrebbe trovare nel suo bilancio quasi 2 miliardi e mezzo di euro solo per il personale dello Stato centrale (ministeri, scuola) più molti altri soldi per quello delle altre amministrazioni (sanità, comuni, province, regioni).
La distanza tra la richiesta dei sindacati e l'offerta del governo è dovuta a tre fattori:
- L'inflazione del 2002-2003 . I sindacati chiedono di recuperare la perdita di potere d'acquisto subita nel biennio passato; il governo sostiene invece che il potere d'acquisto dei dipendenti pubblici è cresciuto.
- L'inflazione del 2004-2005 . Il governo ha previsto che alla fine di quest'anno i prezzi saranno cresciuti dell'1,7% e alla fine del 2005 dell'1,6%. I sindacati fanno presente che queste stime sono del tutto irrealistiche.
- La produttività . Per il salario accessorio (quello che premia la produttività e che dovrebbe variare da dipendente a dipendente) il governo ha previsto un aumento dello 0,4% in due anni. I sindacati fanno ricordano che nei contratti passati il governo aveva riconosciuto un aumento di produttività ben maggiore.
Pie. P.