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Messaggero: Gessetto addio, c’è la lavagna digitale. E oggi in Cdm la riforma dei licei

«La scuola si deve svecchiare e ha il dovere di modernizzarsi», annuncia nell’ambito di un convegno internazionale Global Ict in education networks, il Ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini

12/06/2009
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Il Messaggero

di RAFFAELLA GRIGGI

ROMA - L’incubo della classica interrogazione alla lavagna vicino alla cartina geografica ingiallita, il lancio del cancellino impolverato e morbido a ricreazione, i gessetti bianchi e colorati che pasticciavano le mani e stridevano su quell’ardesia nera. Il passo lento e impaurito dal banco a quella grande macchia grande e scura dove si cercava di scrivere formule o dimostrare teoremi. Storia di generazioni di studenti e professori ormai avviata a cambiare per sempre. Da settembre prossimo infatti la vecchia e tradizionale lavagna in classe sarà sostituita da un apparecchio hi-tech. Il futuro in un suffisso, ”Lim”, che sta per lavagna interattiva multimediale.
Sarà bianca, luminosa in grado di aprire finestre e rispondere alle domande. Una specie del famoso wi in versione didattica che darà la possibilità di scrivere, connettersi a internet, ascoltare file audio, vedere video. Lezione dinamica. La rivoluzione destinata stravolgere il sistema di insegnamento e le aule interesserà intanto sedicimila classi delle scuole medie coinvolgendo cinquantamila docenti in percorsi di formazione e duecentocinquanta mila studenti. Dall’anno 2010-2011 invece il piano si estenderà anche alle superiori e alla scuola primaria dove verranno installate ottomila lavagne avanzate.
«La scuola si deve svecchiare e ha il dovere di modernizzarsi», annuncia nell’ambito di un convegno internazionale Global Ict in education networks, il Ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini. In verità la lavagna-computer non è una novità assoluta, era partita con il governo Prodi nel settembre del 2006 sul progetto dei ministri di allora Fioroni e Nicolais. Nel piano è compresa anche una fase che viene chiamata dagli addetti ai lavori «classi 2.0» per l’uso interattivo della rete dagli studenti.
Oggi la riforma dei licei (che dovrebbe partire nel 2010-2011 per le prime e seconde classi) sarà portata al Consiglio dei ministri. Il provvedimento dovrà poi acquisire il parere delle commissioni parlamentari e della Conferenza Stato-Regioni. Prevede sei licei in tutto, con due new entry -musicale-coreutico e delle scienze umane - che si aggiungono ad artistico, classico, linguistico e scientifico; piazza pulita degli oltre 500 indirizzi e sperimentazioni attualmente esistenti.
Intanto, mentre giovedì prossimo inizieranno i fatidici esami per gli alunni delle scuole medie, la Gelmini fa sapere che la delicata riforma dell’università è pronta. «Stiamo ragionando con la maggioranza, al più presto verrà presentata in Consiglio dei Ministri». Ma il punto su cui il Ministro si sofferma di più è «la scuola del rigore». Usa parole come autorità e disciplina che devono «tornare ad appartenere al mondo della Formazione che deve essere severa». E a proposito della tolleranza zero tra i banchi di fine anno, qualche problema lo hanno avuto due dodicenni della scuola media Caldarelli di Lorenteggio, in provincia di Milano che trovandosi in pagella il famoso cinque sono stati respinti. Spiega il presidente: «Ma avevano gravi insufficienze in sei materie». Nella riforma che completerà il suo ciclo nel 2010-2011 ci saranno altre novità: a cominciare dalle supplenze che saranno gestite on line e aggiornate in tempo reale per ridurre i tempi e risparmiare sui telegrammi di chiamata.


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