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Messaggero: Gelmini, formazione professionale valida per l'obbligo scolastico

CGIL contro il ministro: Si torna agli anni 50

19/07/2008
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Il Messaggero

di FRANCESCA FILIPPI

ROMA A rischio l’obbligo di studiare fino a 16 anni. E’ polemica con il ministero dell’Istruzione, attaccato dai sindacati e dallo stesso leader del Pd, Walter Veltroni. Tutto nasce da un emendamento al decreto 112 relativo alla manovra economica del governo, in discussione alla Camera, ”sospettato” di abbassare, ne fatti, da 16 a 14 anni l'età dell'obbligo scolastico. A sollevare l’allarme per primo è stato il segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini, secondo il quale in questo modo «si riporta l'orologio della storia agli anni '50». Poi è stato il turno di Veltroni, che ha subito parlato di «negazione del principio delle pari opportunità.

Così il governo fa un nuovo passo indietro». Dopo qualche ora la replica decisa del ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini: «L'emendamento proposto dal governo non incide minimamente sull'obbligo dell'istruzione che rimane a 16 anni. Veltroni è stato male informato perché l'obbligo può essere assolto anche nei percorsi di formazione professionale che aveva introdotto, in via sperimentale, il governo Prodi».

Ma cone va allora interpretato l’emendamento? Secondo Enrico Panini «l'emendamento prevede che si possa assolvere l'obbligo scolastico anche nel sistema regionale della formazione professionale e nei percorsi triennali istituiti dal ministro Moratti, che escono così dalla sperimentalità per diventare definitivi e che già prevedono a loro volta un massiccio ricorso alla formazione professionale. Ben diversa la situazione attuale che prevede, in coerenza con il dettato costituzionale, l'assolvimento dell'obbligo scolastico nel solo sistema di istruzione che comprende le scuole statali e paritarie». Insomma, per il sindacalista si tratta di «un ennesimo colpo di mano per via legislativa contro la scuola pubblica e una sconfessione degli impegni assunti dal ministro Gelmini». Secondo la Federazione Lavoratori della Conoscenza Flc-Cgil, invece, il sistema dell'istruzione è fondato sulla scuola e non sulla formazione professionale.

La replica: «In nessuna parte dell'emendamento presentato - hanno ribadito dal ministero dell’Istruzione - si parla di abbassare l'età dell'obbligo scolastico. Per noi la polemica è chiusa». Ma nonostante le smentite, le prese di posizione si sono moltiplicate.

Ieri inoltre la Gelmini ha annunciato che il prossimo 15 settembre, primo giorno di scuola in Campania, il ministero presenterà un bando per assegnare alle 1.372 scuole della regione 2 milioni di euro per potenziare le proprie attività in difesa dell'ambiente.


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