Messaggero: E ora assunzione a rischio per 2.100 giovani precari
Gli 80 milioni di euro stanziati dall’ex governo Prodi per assumere nuovi ricercatori universitari nel 2009 rischiano di tornare nelle casse del Tesoro e di essere destinati ad altro scopo
di ALESSANDRA MIGLIOZZI
ROMA - Gli 80 milioni di euro stanziati dall’ex governo Prodi per assumere nuovi ricercatori universitari nel 2009 rischiano di tornare nelle casse del Tesoro e di essere destinati ad altro scopo. Addio posto fisso, in quel caso, per migliaia di giovani studiosi precari. Al Senato, infatti, è saltato l’emendamento alla Finanziaria che consentiva di sbloccare questi fondi che, se non saranno spesi entro il 31 dicembre prossimo, saranno tolti dal bilancio del ministero dell’Università per tornare in quello dell’Economia. “Una possibilità assai concreta”, sentenziano i ricercatori dopo quanto accaduto ieri a palazzo Madama: l’emendamento bipartisan promosso dal Pdl e firmato da Lega, Udc e Pd per far partire lo stanziamento è stato trasformato in un ordine del giorno. Vale a dire che il Parlamento fa solo un invito al governo a spendere questi soldi, nessun obbligo insomma. E finora l’esecutivo non si è mosso in questa direzione. Il problema sarebbe sempre lo stesso: il Tesoro non vuole allargare i cordoni della borsa. Lo ha lasciato intendere qualche giorno fa il sottosegretario all’Istruzione Giuseppe Pizza che, intervenendo in commissione Istruzione alla Camera, ha ammesso che la situazione “crea imbarazzo” ma spera che “possano esserci degli spiragli positivi da parte dell’Economia”. |