FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3785101
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Messaggero-Diritto-dovere" scolastico, l'opposizione attacca: "Hanno abrogato un principio costituzionale"

Messaggero-Diritto-dovere" scolastico, l'opposizione attacca: "Hanno abrogato un principio costituzionale"

LA RIFORMA MORATTI "Diritto-dovere" scolastico, l'opposizione attacca: "Hanno abrogato un principio costituzionale" di ANNA MARIA SERSALE ROMA - Opposizione e sindacati attac...

19/05/2004
Decrease text size Increase text size
Il Messaggero

LA RIFORMA MORATTI
"Diritto-dovere" scolastico, l'opposizione attacca: "Hanno abrogato un principio costituzionale"
di ANNA MARIA SERSALE

ROMA - Opposizione e sindacati attaccano il decreto del ministro dell'Istruzione Moratti. L'introduzione del concetto di "diritto-dovere", che sostituirà quello di "obbligo scolastico", mette tutti in allarme: "Viene abrogato un principio costituzionale e questo è inaccettabile". Sono scesi in campo Ds, Verdi e Margherita e, sul fronte sindacale, Cgil, Uil, Gilda e Cobas. Sostengono che la rigida "separazione tra il sistema dell'istruzione e quello della formazione professionale è un ritorno al passato, ripristina i privilegi di censo e l'ingiusta divisione di classe delle giovani generazioni, con la scelta precoce del percorso a 13 anni". Per l'opposizione e i sindacati quel cambio di terminologia nasconde "l'abrogazione dell'obbligo scolastico". Maria Chiara Acciarini e Albertina Soliani, rispettivamente capigruppo Ds e Margherita nella Commissione istruzione del Senato, stroncano il decreto: "E' un atto gravissimo, un cambiamento al buio, senza neppure chiarire come sarà il sistema dei licei e il sistema dell'istruzione e della formazione professionale. Il risultato sarà quello di dividere in modo netto, a 13 anni, i ragazzi che faranno l'università da quelli destinati all'avviamento professionale".
"Ci sono standard che devono essere assicurati a tutti e dai quali non si può prescindere - sostiene Massimo Di Menna, segretario nazionale della Uil scuola - In ogni caso non si capisce che cosa significhi diritto-dovere. A mio parere c'è una contraddizione in termini". Ed ecco che cosa dice Enrico Panini, segretario nazionale della Cgil scuola: "Il decreto viola una norma costituzionale sostituendola con una norma di rango inferiore - Ribattezza l'obbligo scolastico con una formula debole e sbagliata, che lascia fortemente insoddisfatti per la scarsa cogenza che esprime. Il diritto e il dovere, declinati separatamente, non riescono a essere convincenti, in quanto si sostanziano l'uno con la gratuità dell'iscrizione e l'altro con il dovere sociale, principio costituzionale per il quale il nostro ordinamento giuridico non prevede sanzioni e quindi esigibilità pratica".
"Il ministro è sordo e insensibile - affermano Mauro Romanelli e Fiorello Cortiana dei Verdi - Nonostante le critiche che vengono da tutto il mondo della scuola". Il ministero dal canto suo replica ribadendo che le contestazioni partono da atteggiamenti "ideologici e mistificatori", e che "nessuno ha intenzione di indebolire i livelli di istruzione".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL