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Messaggero-Contratto, i prof "minacciano" gli scrutini

Palazzo Chigi ha previsto nella Finanziaria un aumento degli stipendi del 4,3% mentre i docenti reclamano l'8%. Interessati anche 300.000 non docenti Contratto, i prof "minacciano" gli scrutini ...

11/04/2005
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Il Messaggero

Palazzo Chigi ha previsto nella Finanziaria un aumento degli stipendi del 4,3% mentre i docenti reclamano l'8%. Interessati anche 300.000 non docenti

Contratto, i prof "minacciano" gli scrutini

I sindacati della scuola: è scaduto da 16 mesi. 11 ministero: daremo il massimo possibile

di Anna Maria Sersale
ROMA - "Gli stipendi europei? Restano ancora un miraggio. Andando avanti di questo passo la scuola sarà sempre più "proletaria"", attacca così Francesco Scrima, segretario nazionale della Cisl scuola. "Il contratto è scaduto a dicembre del 2003 - afferma Massimo Di Menna, segretario nazionale della Uil scuola - e da sedici mesi attendiamo che il Governo formalizzi l'apertura delle trattative". "Siamo ad un punto fermo - sottolinea Enrico Panini, Flc-Cgil - Sono trascorsi sedici mesi e da Palazzo Chigi non arrivano segnali. A parte una trattati va "virtuale" prima delle elezioni e la promessa di una convocazione dalla scadenza oggi non è successo nulla. In ogni caso a quel 4,3% offerto con la Finanziaria abbiamo già detto no con una serie di scioperi".
"Se non ci sarà una svolta - dicono in coro - l'anno rischia di chiudersi tra le proteste". Non è escluso il rinvio di scrutini ed esami. "Nei prossimi giorni si preparino ad uno scontro duro - incalzano Cgil, Cisl e Uil - perché la scuola non può continuare ad essere la Cenerentola del Paese. Se il Governo pensa di far saltare il contratto, trascinando la trattativa fino a dicembre, quando scade anche la parte normativa, sbaglia. I dipendenti hanno diritti agli aumenti, non ammettiamo ulteriori ritardi".

Fonti del Governo, comunque, dicono che "la convocazione arriverà al più presto". Si ipotizza "entro fine mese". I toni dei sindacati, intanto, sono aspri. La più grande azienda-Italia, novecentomila insegnanti e 300mila tra tecnici e ausiliari, attende che il nuovo contratto aggiorni il salario in busta paga. Ma che cosa chiedono Cgil, Cisl e Uil e che cosa offre Palazzo Chigi? I sindacati puntano ad aumenti che raggiungano almeno l'8% nel biennio, mentre Palazzo Chigi nell' ultima Finanziaria ha messo in bilancio un 4,3% (meno 3.7% rispetto alla richiesta).
E viale Trastevere? Al ministero dell'Istruzione fanno sa pere che Letizia Moratti lavora per "ottenere il massimo degli aumenti possibili", anche se il premier Silvio Berlusconi ha dichiarato che gli aumenti della scuola non potranno superare le previsioni della Finanziaria. Linea condivisa dal responsabile del Tesoro, che non è disposto ad allargare i cordoni della borsa. Qual è il divario tra i salari italiani e quelli europei? A fine carriera oscilla tra il 10 e l'l 1%. In soldoni, circa 500 euro mensili in meno. "Il governo ci convochi e avvii subito un negoziato vero - aggiunge Massimo Di Menna, Uil - Gli stipendi sono fermi da troppo tempo. L'inerzia del Governo che prolunga i tempi e fa slittare il contratto fino ad annullarlo, sta progressivamente impoverendo la categoria". "Una categoria già umiliata - incalza Alessandro Ameli, coordinatore della Gilda - da stipendi assolutamente inadeguati". Le buste paga, secondo una ricerca della Uil, negli ultimi anni "hanno a fatica seguito i livelli dell'inflazione". E l'aria che tira è che anche questo rinnovo non andrà oltre. Ma i sindacati chiedono: "Che fine hanno fatto gli investimenti di 8 milioni di euro promessi da Berlusconi alla scuola?".


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