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Messaggero-Brocca (Udc): "Decreto da cambiare, alle elementari va mantenuto il team"

L'INTERVISTA Brocca (Udc): "Decreto da cambiare, alle elementari va mantenuto il team" ROMA - I gruppi parlamentari di Camera e Senato stanno per presentare le loro osservazioni su...

18/01/2004
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Il Messaggero

L'INTERVISTA
Brocca (Udc): "Decreto da cambiare, alle elementari va mantenuto il team"
ROMA - I gruppi parlamentari di Camera e Senato stanno per presentare le loro osservazioni sul primo decreto legge per l'attuazione della riforma Moratti. A partire da lunedì i partiti che chiederanno modifiche presenteranno le loro proposte. Uno dei partiti di maggioranza, l'Udc, è già pronto. Significa che il governo, quasi con certezza, modificherà il testo. Delle ipotesi di cambiamento abbiamo parlato con Beniamino Brocca, responsabile scuola dell'Udc, sottosegretario alla Pubblica istruzione con quattro ministri (Galloni, Mattarella, Bianco e Misasi, dall'87 al 2002).
Onorevole Brocca, i sindacati sono partiti all'attacco. Dicono che il decreto della Moratti è illegittimo. Lei che ne pensa?
"Beh, è un gran pasticcio. Un decreto legge non può modificare una legge esistente. Il decreto della Moratti, invece, introduce dei cambiamenti non contenuti nella riforma della scuola, la 53, approvata l'anno scorso. Con un articolo, infatti, vorrebbe cancellare cose importanti, patrimonio del Testo unico delle leggi sulla scuola, pienamente in vigore. Inoltre al decreto la Moratti allega anche i programmi, senza averli discussi con nessuno. Tutto questo non si può fare".
Quali sono i cambiamenti?
"L'articolo 16 del decreto Moratti di fatto abroga una serie di cose: i moduli nella scuola elementare, il tempo pieno, la contitolarità tra gli insegnanti e spazza via anche la programmazione collegiale. La riforma non lo prevede e non si può decidere di cancellare alcunché per decreto. Ci vorrebbe un'altra legge. Ma noi chiederemo di salvare il patrimonio della scuola elementare, una delle migliori al mondo".
Lei pensa che il decreto verrà corretto?
"Penso proprio di sì, dal momento che il ministro Moratti ha dichiarato la sua disponibilità ad apportare dei miglioramenti".
In concreto, che cosa chiederete?
"Cominciamo dal team dei docenti della elementare, non si tocca, va salvaguardato. Non vogliamo il tutor, ovvero il "maestro prevalente" e tuteliamo la contitolarità dei docenti, anche se non ci dispiace l'ipotesi di un coordinatore del gruppo. Ma questa è un'altra cosa. Chiederemo anche di salvare il modello globale del tempo pieno, che non va assolutamente spaccato".
E' vero che lei sta scrivendo una sua bozza di decreto?
"Non esageriamo, dò delle indicazioni. Non sono d'accordo su alcuni punti centrali e l'ho detto, ma non ho mai mosso critiche personali a nessuno, nè mi sono mai sognato di dire che sono dei "talebani" quelli che hanno preparato il decreto. Rispetto il loro lavoro, dico soltanto che abbiamo dei punti di vista diversi".
A. Ser.


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