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Messaggero-BOCCIATI DALL'OCSE - La Moratti: più rigore nella verifica degli studenti.

BOCCIATI DALL'OCSE - La Moratti: più rigore nella verifica degli studenti. ROMA - Il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti ha presentato ieri un "piano d'azione" in dieci punti per migliorare l...

12/02/2005
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Il Messaggero

BOCCIATI DALL'OCSE - La Moratti: più rigore nella verifica degli studenti.

ROMA - Il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti ha presentato ieri un "piano d'azione" in dieci punti per migliorare le performance degli alunni italiani in lettura, matematica e scienze. Ha inoltre annunciato che la prossima settimana verrà presentato in Consiglio dei ministri il decreto sulla formazione degli insegnanti. Dopo l'ennesimo Rapporto che mette l'Italia in fondo alla classifica per i livelli di istruzione, la Moratti ha condensato in dieci punti nuove strategie messe a punto dal suo staff di esperti. Dal 2000 al 2003 gli alunni italiani sono peggiorati. La doccia fredda due mesi fa è arrivata con le anticipazioni del Rapporto Pisa-Ocse (Pisa sta per Programme for International student assessment). I dati negativi sono stati successivamente confermati dal Rapporto, che ha esaminato gli "apprendimenti di base" dei quindicenni scolarizzati in 41 paesi. Sono state valutate le competenze di 250mila alunni in matematica e italiano. L'Italia, dal confronto, è uscita con le ossa rotte. I nostri quindicenni con i numeri sono risultati un disastro, nell'Ue migliori solo di greci e portoghesi, nel resto dei paesi Ocse migliori solo di messicani e turchi. Per i livelli di comprensione dei testi le cose non sono andate tanto meglio: il 23,9% dei ragazzi ha dimostrato di avere "competenze insufficienti per utilizzare la lettura come strumento di acquisizione di informazioni".
Ma vediamo in che modo la Moratti corre ai ripari, per arrivare al prossimo appuntamento Ocse con statistiche meno imbarazzanti. Il ministro al primo punto mette la necessità di insegnare ai ragazzi "l'utilizzo" del sapere. "Quale italiano? Quale matematica? - ha detto - Vanno riviste anche le modalità di insegnamento delle discipline". E quindi la formazione dei docenti, punto due. Inoltre, maggiore rigore nelle verifiche dell'apprendimento, attività di recupero obbligatoria, aumento delle attività di laboratorio e degli strumenti didattici multimediali interattivi: sono alcuni degli interventi in programma.
Il ministro ha anche annunciato una cabina di regia nazionale: "Dobbiamo agire con tempestività - ha osservato - in modo che già dalla prossima rilevazione, nel 2006, si possa cogliere un trend positivo". Il piano d'azione, fra l'altro, prevede interventi per ottimizzare la formazione dei docenti, lo scambio delle migliori pratiche tra scuole, la promozione di iniziative specifiche al Sud dove si rileva una maggiore percentuale di studenti con scarsa conoscenza della lingua italiana. "La riforma - ha detto Moratti - oltre a rispondere alle esigenze di ammodernamento del sistema intende dare soluzione anche al problema, che abbiamo ereditato, delle scarse conoscenze e competenze di base dei nostri studenti".
A. Ser."


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