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Messaggero-"Assurdo passare da due ore ad una soltanto"

"Assurdo passare da due ore ad una soltanto" Fronte comune con gli altri docenti a rischio di ANTONIO ONOFRI Scuola reatina, sempre più insegnanti rischiano il posto. ...

06/02/2005
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Il Messaggero

"Assurdo passare da due ore ad una soltanto" Fronte comune con gli altri docenti a rischio
di ANTONIO ONOFRI

Scuola reatina, sempre più insegnanti rischiano il posto. Faccia a faccia, ieri pomeriggio, tra sindacati (Snals, Cgil, Cisl e Uil) e professori di educazione fisica: al centro del dibattito la bozza di Decreto legislativo proposto dal ministro Letizia Moratti che potrebbe a dimezzare le ore di insegnamento. Un'ora la settimana per classe, al posto delle due attuali.
In soldoni: dei quaranta professori attualmente in servizio, la metà potrebbe perdere il posto. E non basta, altro copione, ma stesso epilogo: il prossimo primo settembre, 111 docenti di tutte le materie andranno in pensione e al momento non è previsto alcun ricambio nelle cattedre.
"Siamo ancora in una fase embrionale - ha commentato Luciano Isceri dello Snals, rispondendo alle preoccupazioni dei docenti di educazione fisica - il Decreto ancora non esiste, ma...". Gli insegnanti hanno insomma preferito giocare d'anticipo con "l'intento di sensibilizzare la politica affinché venga rivista l'attuale proposta", ha spiegato Cecilia Molinari, insegnante alla Sisti e alla Pascoli. Da due ad una soltanto: dimezzare le ore settimanali riservate all'educazione fisica nelle scuole medie superiori è decisamente un fatto grave e da ogni parte cominciano ad arrivare proposte per una revisione del Decreto del ministro della Pubblica istruzione.
Va detto: a trovarsi con meno ore sul registro sono anche docenti di altri corsi. Quelli di laboratorio, giusto per citare una delle categorie coinvolte, sparirebbero. Ma anche latino e diritto rischiano brutto, insomma: "Remare tutti nella stessa direzione per far capire il malcontento attorno a questa riforma", ha aggiunto Cecilia Molinari che ha anche ribadito: "L'Ancef (Associazione nazionale coordinatori di educazione fisica, ndr) ha preparato un documento sul quale sono indicate in dettaglio le modifiche da apportare al Decreto e tra queste, ovviamente, anche quella di mantenere l'attuale piano di ore".
La settimana prossima è in programma un ulteriore incontro, e intanto dallo Snals, Isceri sottolinea "come in questi casi sensibilizzare la politica, creando sinergie con i sindacati e le categorie dei lavoratori, sia il primo passo da fare".
"Il problema, comunque - ha continuato - riguarda praticamente tutto il mondo dell'insegnamento, e la riforma, come tutte le precedenti, inevitabilmente genera diversi malcontenti. L'ultima, anche se parliamo pur sempre di una bozza, prevede la riduzione delle ore d'insegnamento dalle attuali 36/40 a 30". Una soluzione condivisa da sindacati e corpo docente è quella dell'utilizzazione degli insegnanti in "esubero" nell'attività di educazione motoria alle elementari. "Il fatto che nella scuola di primo grado non ci siano professori preparati all'educazione fisica - ha proseguito Luciano Isceri - è un problema da tenere in considerazione. Un riutilizzo più razionale di docenti provenienti dalla secondaria potrebbe in parte smorzare i toni della polemica". Dello stesso avviso anche gli stessi insegnanti che si dicono "d'accordo ad un possibile spostamento".
Un malumore a 360° quindi. Al paventato taglio ministeriale va aggiunto anche un altro fatto, legato sempre alla riforma Moratti e alla sua applicazione. Il pensionamento di 111 insegnanti (dato fornito dall'ufficio pensioni del Centro Servizi Amministrativi di Rieti), e altrettanti posti liberi a decorrere dal prossimo primo settembre, in pratica: centosette docenti e quattro dirigenti scolastici lasceranno il posto di lavoro, approfittando dell'ultima finestra utile prima dell'entrata in vigore della riforma delle pensioni. Un esodo in piena regola, senza prevedere un piano che preveda nel giro di poco tempo un ricambio generazionale.


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