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Meno bocciati alle superiori ma uno su 5 ha un debito

E' diminuito il numero degli studenti che dovranno ripetere l'anno nelle scuole superiori e sono diminuiti anche quelli che, a settembre, dovranno fare gli esami di riparazione per sanare il loro debito scolastico

06/08/2019
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Il Messaggero

E' diminuito il numero degli studenti che dovranno ripetere l'anno nelle scuole superiori e sono diminuiti anche quelli che, a settembre, dovranno fare gli esami di riparazione per sanare il loro debito scolastico. Rispetto ad un anno fa, quindi, la media dei quattro anni di scuola superiore delinea un profilo migliore con picchi di promozioni in Puglia, Calabria e Umbria. 
Alle medie le percentuali di promossi restano pressoché invariate a parte un leggero calo di promossi, registrato all'esame conclusivo di terza media. E saranno proprio loro, i ragazzi che hanno appena concluso la scuola media, a dover fare i conti a settembre con l'anno scolastico più selettivo della scuola superiore. Basta dare un'occhiata al numero di bocciature dei 4 anni di scuola secondaria di II grado, infatti, per vedere che il vero scoglio da superare è il primo anno: mediamente infatti, nell'anno scolastico 2018-2019, non è stato ammesso alla classe successiva il 6,8% degli studenti. Un dato che si impenna vertiginosamente il primo anno raggiungendo il 10,3% e andando poi via via diminuendo negli anni a seguire. Oltre un ragazzo su 10, quindi, viene bocciato al primo anno delle superiori. 
LA SELEZIONELa vera selezione avviene infatti in questa prima fase. Si tratta di ragazzi che, spesso, hanno scelto un indirizzo di studi non adatto alle loro competenze: non hanno avuto un corretto orientamento nella scelta della scuola superiore e si sono dovuti scontrare con una realtà che non si aspettavano. Nel corso dei 4 anni comunque, ad avere il maggior numero di non ammissioni sono i ragazzi dei tecnici e dei professionali: nei licei infatti perde l'anno solo il 4% degli studenti, nei tecnici oltre il 9% e nei professionali oltre il 10%. Si registra comunque un miglioramento rispetto ad un anno fa: se quest'anno i bocciati rappresentano il 6,8% degli iscritti, un anno fa erano il 7,4% e i bocciati al primo anno superavano addirittura l'11%. In calo anche le sospensioni del giudizio, vale a dire tutti quei casi in cui gli studenti al momento degli scrutini di giugno non possono essere promossi perché hanno ancora delle insufficienze da recuperare: devono farlo entro l'avvio delle lezioni dell'anno successivo, quindi a settembre. 
TUTTI A RIPETIZIONEDovrà sanare il debito formativo oltre un ragazzo su 5, il 21% contro il 21,5% dello scorso anno: in questo caso, a differenza di quanto avviene per le bocciature, il picco di ragazzi rimandati si registra al secondo anno con un 22,8% di sospensioni del giudizio. Questi ragazzi quindi, in queste settimane, sono alle prese con i corsi di recupero, nel migliore dei casi organizzati dalle scuole, con costose lezioni private o con ripassi individuali per prepararsi all'esame di riparazione. Una prova da sostenere e superare per poter accedere poi alla classe successiva. Tra questi, il maggior numero si registra negli istituti tecnici dove è stato rimandato il 26% degli studenti: oltre uno su 4, a differenza dei ragazzi degli istituti professionali dove le sospensioni del giudizio rappresentano poco più del 16% del totale. Ma questo numero così basso, inferiore anche a quello dei licei, non va interpretato come un segnale positivo visto che nei professionali si registra il picco di bocciati. Le regioni con il maggior numero di rimandati sono la Sardegna con il 26,7% e la Lombardia con il 25%, si tratta anche delle regioni con il minor numero di promossi. 
PUGLIA E CALABRIALe regioni con il numero minore di rimandati, invece, sono la Puglia e la Calabria. Un lievissimo calo di promozioni si registra invece nei primi due anni della scuola media: quest'anno infatti è stato ammesso alla classe successiva il 98% dei ragazzi, rispetto al 98,1% dell'anno scorso. Anche in questo caso il picco di promossi si è registrato nelle scuole medie del Sud: in Basilicata, Puglia e Calabria. A differenza di quanto accade al primo della scuola superiore, non ci sono differenze di rilievo negli scrutini di prima e seconda media dove la percentuale di bocciati è praticamente la stessa. E' diminuito invece il numero dei promossi all'esame di terza media: quest'anno ha superato la prova il 99,5% dei candidati rispetto al 99,8% di un anno fa. Ad aumentare però, quest'anno, è stata l'ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo: ha potuto sostenere la prova il 98,4% degli studenti, rispetto al 98% dello scorso anno. 
Lorena Loiacono


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