FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3911559
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Medicina, sì al cambiamento «Ma ora avviamo un confronto»

Medicina, sì al cambiamento «Ma ora avviamo un confronto»

Applausi alla proposta del ministro da parte di Pd e associazioni studentesche

30/04/2014
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

Selezione dopo un anno di studi e non dopo una performance di un’ora. Il ministro Stefania Giannini ha ribadito oggi l’intenzione di metter mano ai test d’ingresso per le facoltà a numero chiuso. «Il modello che stiamo valutando è quello adottato in Francia (ma non solo) che implica l’immissione al primo anno (quando ci sono esami teorici) di tutti i possibili iscritti e una successiva selezione, dopo il primo anno, molto rigorosa» ha spiegato il ministro replicando in commissione Istruzione del Senato al dibattito sulle linee programmatiche del suo dicastero. E ha assicurato tempi brevi.

I tecnici del Miur al lavoro

I tecnici di viale Trastevere stanno già preparando studi sul sistema francese che prevede appunto la selezione a corso avviato: le matricole del corso di Medicina devono finire il primo anno avendo sostenuto tutti gli esami, dimostrando così reali meriti. «Stiamo valutando i punti deboli dell’attuale meccanismo selettivo» ha spiegato il ministro aggiungendo tuttavia che a suo parere la programmazione e il bilanciamento tra i posti disponibili del sistema sanitario e l’immissione di potenziali medici è un fattore che in Italia ha migliorato enormemente la situazione. «Ma da questo a dire che il destino si debba giocare su 60 domande a risposta multipla.... Non sono del tutto convinta che il test sia lo strumento migliore» ha osservato Stefania Giannini ammettendo che l’operazione di revisione è piuttosto impegnativa perchè si deve garantire che ci siano strumenti che impediscano, ad esempio, come accade ora che ci si iscriva a Biologia per poi passare, dopo il primo anno, a Medicina e che scongiurino il fenomeno dei ricorsi a raffica.

«Bene così, ora si avvii un confronto»

Sostegno al ministro da Pierpaolo Vargiu, presidente della Commissione Sanità della Camera: «Da medico ho sempre sostenuto che i test attualmente affrontati dai ragazzi sono davvero ridicoli e non consentono di valutare in nessun modo l’effettiva attitudine a svolgere una professione per la quale occorrono doti umane che vanno ben al di la di quelle testate dalla lotteria dei quiz». E anche il Pd che lo scorso 7 marzo ha presentato alla Camera una proposta di legge in materia. «Le dichiarazioni rilasciate dalla Ministra Giannini sono sostanzialmente in linea - spiegano i deputati Enza Bruno Bossio e Giuseppe Lauricella - con i contenuti della nostra iniziativa parlamentare che propone l’abolizione dei test di accesso per tutti i corsi di laurea e la loro sostituzione con un sistema di selezione basato sul superamento di un numero minimo di esami negli anni di corso, pur rimanendo disponibili a forme di valutazione del curriculum dell’intero anno». Pure le associazioni studentesche giudicano positivamente l’apertura del ministro, ma chiedono l’avvio di un confronto: «Vorremmo che gli studenti fossero coinvolti in questo processo decisionale e che non si arrivi a cambiare le regole del gioco ogni sei mesi diffondendo il panico tra le aspiranti matricole». 


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL