Mattino-Siniscalco: "Agli statali meno di 100 euro"

Siniscalco: "Agli statali meno di 100 euro"

GIUSY FRANZESE Roma. Non è servito a sbloccare le posizioni l'incontro mattutino, che doveva rimanere segreto, tra il ministro della Funzione Pubblica, Mario Baccini, e i sindacati. E, di certo, non ha rasserenato, anzi possiamo affermare che ha sicuramente inasprito le posizioni, una dichiarazione del ministro dell'Economia Domenico Siniscalco. Tanto che in serata lo stesso Baccini, quasi redarguendo il suo collega, ha affermato: "In queste fasi di esplorazione con le parti sociali il silenzio è d'oro". Non decolla il negoziato sul rinnovo del contratto degli statali. Tanto che ieri sera sul tavolo dei sindacati ancora non era arrivata la promessa convocazione per il tavolo a Palazzo Chigi. Evidentemente, prima di stabilire un giorno e una data precisa, si cercherà di arrivare a un preventivo avvicinamento. Per evitare che il primo incontro ufficiale, che dovrebbe comunque svolgersi in settimana, si concluda bruscamente. Baccini lo ha ribadito: "Incontrerò ufficialmente le forze sociali nel corso di questa settimana, sperando di definire la questione il prima possibile". Ai sindacati, secondo indiscrezioni, il ministro della Funzione pubblica (affiancato dal sottosegretario Letta e dallo stesso Siniscalco) avrebbe proposto di chiudere a 98-99 euro. La risposta è stata un netto no. La conferma delle dimensioni dell'aumento offerto, arriva indirettamente dalle parole di Siniscalco. "Penso che il settore privato ci possa dare una mano: lì i contratti sono biennali e hanno chiuso tutti sotto i 100 euro. Troverei complicato spiegare agli italiani che li tassiamo per chiudere a 110 euro il contratto dei pubblici dipendenti che non sono peraltro il top della produttività" ha detto il ministro dell'Economia durante un incontro all'Unione industriale di Torino. E poi, lanciando un segnale al presidente di Confindustria, Montezemolo - il quale recentemente non ha nascosto le sue preoccupazioni per una ricaduta sul contratto dei metalmeccanici di un accordo per gli statali troppo generoso - Siniscalco ha affermato: "Il settore privato dà il riferimento. D'altra parte i grandi sindacati che trattano per i lavoratori pubblici e per quelli privati sono gli stessi". Siniscalco ha poi rivelato (confermando ciò che in realtà era noto) che all'interno del governo c'è attualmente una lotta a proposito del contratto degli statali: "C'è una forza che considera il pubblico impiego come un proprio terreno elettorale, c'è un'altra forza che pensa che Roma non sia proprio il centro della virtù, e poi c'è n'è una, che sarei io, che guarda alla stabilità dei conti". Parole che non sono piaciute ai sindacati che già minacciano di ritornare sul piede di guerra. In ogni caso adesso considerano insufficienti i 4 euro in più, rispetto ai 95 offerti finora, messi sul piatto dall'esecutivo. Anche perché l'incremento medio non sarebbe uguale per tutte le categorie che compongono il settore pubblico: per esempio, per i ministeriali, l'aumento sarebbe di 90 euro, per la scuola di 93, per gli enti locali di 80 euro. E piace poco anche la proposta - che comunque rimane - di rateizzare gli aumenti, rinviando al 2006 la tranche più consistente. "No a soluzioni pasticciate" fa sapere la Cgil. E dalla Cisl arriva l'invito: "Ci convochino solo se c'è una effettiva proposta per i contratti".