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Mattino-Sicurezza a scuola inagibili 830 edifici

10/02/2005 Sicurezza a scuola inagibili 830 edifici ANNA MARIA ASPRONE Era diventato un tormentone per tutti: enti locali, autorità scolastiche e capi d'istituto: il 31 dicembre ...

10/02/2005
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Il Mattino

10/02/2005
Sicurezza a scuola inagibili 830 edifici

ANNA MARIA ASPRONE Era diventato un tormentone per tutti: enti locali, autorità scolastiche e capi d'istituto: il 31 dicembre 2004. Per quella data i lavori per la messa in sicurezza degli edifici scolastici avrebbero dovuto essere ultimati. Perchè, in base alla normativa, tutti quegli istituti che, a fine anno, non risultavano adeguati alle normative previste dal governo per l'edilizia scolastica, sarebbero stati irrimediabilmente fuorilegge. E, a poco sono servite le corse contro il tempo. Inutili le convivenze tra studenti e muratori sui pianerottoli e a volte anche nelle aule degli istituti da adeguare alla temutissima legge. Anche per la Campania come per molte altre regioni non sono stati sufficienti quasi dieci anni per avere un scuola in regola, dai maniglioni antipanico alle uscite di emergenza. Così nell'ultimo scorcio d'anno si è tentato di correre ai ripari. Il 9 novembre 2004, infatti, con un decreto legge è arrivata la proroga: fino al 31 dicembre 2005 per ultimare la messa in sicurezza dei plessi. Terminati dunque gli affanni dei direttori scolastici? Non proprio, perche sia i termini che i beneficiari della proroga non sono stati del tutto chiari. Il dispositivo di legge, infatti in un primo momento stabiliva che i benefici della deroga dovevano essere accordati solo alle scuole che stavano utilizzando fondi ministeriali escludendo di fatto tutti gli altri istituti che stavano cercando di mettersi in regola grazie alle risorse stanziate dagli enti locali. Così a dicembre, in un incontro con il ministero, le regioni chiesero la deroga anche per gli istituti che utilizzavano fondi locali, poi approvata dal Governo. "Ma al momento - spiegano dalla direzione scolastica regionale - per la Regione Campania non c'è ancora ufficialmente una proroga. Ogni regione avrebbe dovuto presentare una richiesta motivandola e quella della Campania non è ancora arrivata". Resta comunque il problema enorme della messa in sicurezza degli edifici scolastici caratterizzato peri un decennio da impegni non mantenuti. "Il decreto- spiega Luigi Bifulco, segretario generale della Cisl scuola - ha solo spostato più avanti un problema drammatico. Perdere altro tempo sarebbe ingiustificabile ed inaccettabile. Ed i rischi per la salute degli operatori e degli studenti aumenterebbero. Non sono allarmista - dice ancora Bifulco - ma se si conoscono le cifre del disastro, si comprende in quale situazione ci troviamo". E a guardare i numeri non sembrano irragionevoli i dubbi della Cisl: 830 plessi scolastici, pari al 21% dei 4148 edifici utilizzati nella regione come scuole statali, sono "staticamente inagibili". E ancora: oltre i 2/3 delle strutture, non hanno il documento fondamentale a tutela della sicurezza del personale. Una percentuale che supera del 3% quella già rilevante, esistente a livello nazionale, che è del 64,53%. "Per superare le difficoltà - conclude Bifulco - degli enti locali a prevedere in bilancio risorse per le scuole, ho proposto alla Regione di varare una misura Por, cioè un programma operativo regionale, attingendo risorse dai fondi strutturali 2005-2006". Anche per il segretario della Cgil scuola Franco Buccino "in molte scuole non c'è sicurezza. Non sono a norma e non si spendono soldi per adeguamenti strutturali, ma non si rispettano neppure parametri per ridurre il rischio, come il numero di alunni per classe rispetto alla capienza delle aule e alla presenza di ostacoli. La responsabilità è degli enti locali e del governo che non mette un euro in Finanziaria per la sicurezza delle scuole e fa slittare i termini per mettersi in regola con la legge, ma non con la coscienza". Anche la Uil Scuola denuncia inadempienze che potrebbero avere serie conseguenze. "Molte scuole a Napoli sono ancora senza certificazione - spiega Luigi Panacea, segretario della Uil Scuola di Napoli - Le scadenze sono slittate e la proroga non risolve. Occorrono risorse per la messa in sicurezza. Necessita un impegno generale maggiore per la sicurezza nelle scuole che coinvolga tutti: dirigenti scolastici, Enti locali e governo per riattivare i finanziamenti destinati all'edilizia scolastica".

Lavori di messa in sicurezza a scuola: a Napoli siamo ancora all'anno zero


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