Mattino-Scuola, rivolta dei sindacati contro Bottino: accetta i tagli

IL CASO

Scuola, rivolta dei sindacati contro Bottino: accetta i tagli

INES SIANO
Inizio d'anno all'insegna dell'agitazione nelle scuole campane. Le segreterie regionali di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Snals hanno proclamato lo stato di mobilitazione del personale scolastico. La protesta, spiegano in un comunicato i sindacati, è dovuta ai problemi registrati nel sistema di relazioni con la direzione scolastica regionale. "Un'iniziativa clamorosa ma obbligata dichiara Franco Buccino, segretario regionale della Flc Cgil maturata al termine di un tormentato confronto sugli organici per l'anno scolastico 2004-2005, durato oltre tre mesi". Il nodo della questione: i tagli di migliaia di posti nell'organico, in particolare riguardo a l sostegno e al personale Ata.. "Il direttore regionale continua il comunicato del sindacato si è esercitato a far rientrare il sistema scolastico campano nelle tabelle del Miur piuttosto che preoccuparsi degli effetti di una destrutturazione dell'offerta scolastica pubblica nella nostra regione". Nel documento sottoscritto dai sindacati si sottolinea anche che "i tagli operati negano il diritto allo studio e all'integrazione". Fatto sta che si tratta, come detto, dell'ennesimo incidente in quella che è divenuta la strada più pericolosa di Napoli. Si tratta di un dato grave per le organizzazioni sindacali: " con l'adeguamento dell'organico alla situazione di fatto, dopo un'apparente disponibilità dell'amministrazione, si è visto che il direttore s'interessa solo dei grandi numeri, e i grandi numeri ci condannano. Abbiamo un organico giusto secondo la logica ragionieristica del Miur". Non sembra esserci attualmente alcuna possibilità di dialogo. "Dinanzi a una logica che produrrà risultati catastrofici per la scuola pubblica a Napoli e in Campania conclude il segretario i sindacati non solo hanno chiamato alla mobilitazione il personale scolastico ma hanno interrotto le relazioni sindacali perché questa amministrazione non merita interlocutori collaborativi: non possiamo essere in nessun modo corresponsabili di un disastro annunciato". Nei primi giorni di settembre sarà ufficializzato il calendario dei giorni della protesta.