Mattino-Salerno-"Protesta autentica non una vacanza"

"Protesta autentica non una vacanza"

CONCITA DE LUCA "La protesta che stiamo portando avanti è la diretta conseguenza di un diffuso malumore tra la popolazione studentesca per la riforma del ministro Moratti". Inizia così il documento firmato dal Comitato degli Studenti del liceo scientifico Severi, pronto per essere consegnato al dirigente scolastico. Un testo fitto fitto di "perché". Sei paragrafi di motivazioni, snocciolate di seguito per dimostrare che questa non è una scusa per non fare scuola. "Questa nostra protesta non è una scusante per assicurarsi un periodo di vacanza - si legge - È, infatti, un'importantissima esperienza formativa in cui gli studenti dimostrano spirito di solidarietà ed autonomia culturale oltre che mostrare di poter crescere civilmente, culturalmente e politicamente grazie ad un momento di confronto con l'altro". E ancora: "La nostra manifestazione si propone di sottolineare agli occhi dell'opinione pubblica come i provvedimenti economici previsti dalla riforma vadano a vantaggio delle istituzioni private...crea inoltre disparità sociale tra gli istituti aumentando di molto la specializzazione delle conoscenze e costringendo i giovanissimi ad una scelta fin troppo determinante per il loro futuro lavorativo". Ieri, intanto, sono continuate le agitazioni. All'elenco delle scuole occupate, sottratto il liceo Da Procida dove gli studenti hanno ceduto il posto alle elezioni dei rappresentanti dei genitori e questa mattina a quelle degli studenti, si sono aggiunti il Severi e l'alberghiero Virtuoso. Autogestione al Focaccia, al Genovesi, al De Sanctis, all'istituto d'arte e all'istituto professionale per i servizi sociali; mentre gli allievi dell'Alfano I, del Santa Caterina e del nautico sono scesi in strada per l'ennesimo corteo. "Questa mattina (ieri, per chi legge) abbiamo avuto un confronto con il preside - spiega Giovanni Natella, rappresentante d'istituto del Severi - Il dirigente, Vittorio Bottiglieri, ci ha ascoltati e poi ha provato a distoglierci dal fare occupazione, elencando una serie di problematiche. Alla fine ci siamo assunti la responsabilità della nostra scelta. Occupare per noi non significa affatto non far nulla, anzi. Nel corso della giornata sono stati programmati incontri, gruppi di studio sulla riforma e momenti di riflessione". Ieri pomeriggio, intanto, un nuovo coordinamento provinciale alla presenza anche dei rappresentanti d'istituto. Tra i punti all'ordine del giorno, la definizione degli ultimi dettagli per la grande manifestazione di domenica. Non ci si ritroverà più al Parco Pinocchio ma al Parco del Mercatello, alle 16.