Mattino---prof. carriera legata alla valutazione-

SCUOLA. IN PREPARAZIONE IL DECRETO
Il ministro: presto sarà avviata una sperimentazione
Roma. Introdurre una carriera per i docenti, non ancorata solo ai crediti professionali e formativi ma anche alla valutazione dei singoli insegnanti e al ruolo svolto per migliorare gli apprendimenti degli alunni: è l'asse portante del modello che il ministero dell'Istruzione vuole mettere a punto per ridisegnare il profilo professionale docente. Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti nel suo intervento alla presentazione del Quaderno Treellle "Quali insegnanti per la scuola dell'autonomia" (meno docenti, meglio pagati, reclutati dalle scuole: la ricetta proposta dall'associazione). L'opportunità di procedere verso una carriera legata alla valutazione, ha ricordato Moratti, è emersa dai lavori della commissione mista Ministero-Aran-sindacati insediata per predisporre ipotesi di meccanismi di carriera. "Si potrebbe avviare una sperimentazione - ha affermato il ministro - a partire da un ristretto numero di situazioni territoriali in cui sia consolidata una cultura e una pratica di valutazione. Da qui si potrebbe poi partire per una generalizzazione delle procedure".
Positivi, del resto, sul fronte della valutazione i risultati della verifica sui livelli di apprendimento degli studenti avviata su base volontaria tre anni fa. "L'operazione - ha osservato il ministro - ha raccolto consensi crescenti tra le scuole. E nel prossimo anno scolastico, con l'ok al decreto sull'Invalsi, sarà obbligatoria in tutte le scuole. Sul tema della valutazione si gioca la qualità della scuola". Il decreto sulla questione (in applicazione della riforma) è già in avanzata fase di preparazione. "La formazione continua dei docenti può essere il volano per una scuola in grado di assolvere a un ruolo attivo nella società" ha affermato il ministro. Il percorso di razionalizzazione che prevede una riduzione di 34mila posti da attuare entro il 2005 ed il reimpiego del risparmio ottenuto, pari a 676 milioni di euro, sarà poi destinato alla valorizzazione delle professionalità dei docenti.
E sono già piovute le prime critiche. "Incredibile parlare di numero esorbitante di docenti - ha commentato il segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini - Tra l'altro, si parla tanto di valutazione, ma dove sono le risorse da investire?".