Mattino/Napoli: Novemila posti ancora da assegnare, spazio ridotto per i precari. I sindacati: pronti al ricorso
Novemila cattedre ancora vacanti, classi che «scoppiano» e un tour de force per cercare di assegnare tutti gli incarichi in tempo utile
PAOLA PEREZ SERENA MARTUCCI Novemila cattedre ancora vacanti, classi che «scoppiano» e un tour de force per cercare di assegnare tutti gli incarichi in tempo utile. In vista dell'inizio dell'anno scolastico, fissato per il 17 settembre, la corsa contro il tempo punta soprattutto a far partire le lezioni con gli organici finalmente al completo. E così, dopo le immissioni in ruolo che hanno permesso a circa 7mila tra docenti e bidelli di entrare in classe con un contratto a tempo indeterminato, stavolta gli occhi sono puntati sulle nomine annuali, le supplenze, una speranza per i tanti precari che affollano il mondo della scuola. «Quest'anno i precari si troveranno di fronte a un numero inferiore di contratti a tempo determinato disponibili - spiega Libero Tassella, coordinatore Gilda Napoli - il calo è dovuto alle immissioni in ruolo ma anche al taglio degli organici deciso dal Ministero che a Napoli conta 500 posti in meno destinati ai docenti di sostegno. Senza contare che, mentre fino all'anno scorso gli spezzoni di ore venivano assegnatia i precari, da quest'anno questi diventano di competenza dei singoli dirigenti scolastici che potranno far coprire i ”buchi” di ore con personale di ruolo, sottraendo ancora delle supplenze ai precari. Per questo motivo, molto probabilmente, organizzeremo un ricorso che permetta di restituire gli spezzoni sottratti». Professori di matematica e italiano, maestri elementari e educatori delle materne che attendono con ansia di poter sapere se per quest'anno riusciranno a vedersi assegnare un posto a scuola. E se i neoassunti , a scaglioni, stanno proprio in questi giorni scegliendo la sede e quindi stringendo il contratto che attendevano da una vita, per i precari dell' istruzione solo sabato mattina il Csa (centro servizi amministrativi) di Napoli ha pubblicato l'atteso calendario di convocazione per le nomine dei supplenti destinati alle scuole medie e superiori della città, mentre per chi spera di riuscire ad ottenere un'assegnazione in una classe elementare o materna dovrà attendere l'elenco che verrà pubblicato domani mattina. Le operazioni, che coinvolgono migliaia di persone, cominceranno il 31 agosto. I primi a presentarsi davanti ai cancelli dell'Ipia Sannino, pronti per accettare una cattedra per il prossimo anno, saranno i docenti di sostegno impegnati appunto nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, mentre fino all'8 settembre, una manciata di giorni prima dell'inizio dell'anno scolastico, dovrebbero arrivare i docenti di matematica, diritto ed economia, italiano e lingue. «Ogni anno viviamo gli stessi problemi- lamenta Tassella - è vero che stavolta le immissioni in ruolo hanno fatto slittare le operazioni, ma il rischio è che le scuole comincino le lezioni senza i professori. Per questo motivo, come sindacato, abbiamo chiesto che entro il ventesimo giorno dall'inizio dell'anno scolastico vengano completate tutte le nomine e soprattutto, chiediamo che, per favorire lo scorrimento delle graduatorie, chi non si è presentato per l'immissione in ruolo e ha ottenuto la nomina d'ufficio, questa venga dichiarata decaduta se il docente non dovesse presentarsi il 1° settembre nella sede dell'istituto scolastico assegnato». Il calo del numero di supplenze non è visto di buon occhio soprattutto se messo in rapporto con il numero di alunni che prenderà posto tra i banchi. «In molti istituti, soprattutto nelle prime classi, si arriva addirittura a picchi di 30, 32 studenti- aggiunge Franco Buccino segretario regionale Flc Cgil - Con i nuovi contratti non riusciamo neppure a colmare il turn over del personale scolastico e il saldo sarà al solito negativo. Tutto questo contribuisce ad aumentare il precariato e penalizza la qualità della scuola».