Mattino-Moratti cede sulle teorie di Darwin nella scuola

SARANNO REINSERITE NEI PROGRAMMI DELLE MEDIE INFERIORI
Moratti cede sulle teorie di Darwin nella scuola

Darwin tornerà nei programmi scolastici. La notizia si registra dopo un anno di battaglie, polemiche, proteste, appelli firmati da decine di migliaia di persone e capeggiati da fior fiore di intellettuali e scienziati, che contestavano la decisione del ministro della Pubblica Istruzione Letizia Moratti di cancellare - con decreto legislativo del 19 febbraio 2004 - le teorie evoluzionistiche dai programmi scolastici delle medie inferiori (primo ciclo). La svolta ieri mattina, quando il gruppo di esperti presieduto dalla senatrice Rita Levi Montalcini ha consegnato alla Moratti il documento, commissionato dallo stesso ministro il 28 aprile scorso - ma comunque non vincolante - relativo alla "questione Darwin". Il rapporto è stato quindi trasmesso alla struttura amministrativa del dicastero affinchè provveda a integrare i piani di studio della scuola primaria e secondaria di primo grado in base alle riflessioni fornite. "Chiediamo il reinserimento totale dello studio della teoria di Darwin nella scuola primaria": questo, in sintesi, il contenuto del documento nel quale il premio Nobel Rita Levi Montalcini conferma la decisione della commissione da lei guidata a favore di questo studio. "Non sarebbe mai dovuto uscire dai programmi", ha spiegato la scienziata al termine della firma del protocollo d'intesa per la nascita di un polo di ricerca sulle neuroscienze a Roma. Dal canto suo, il ministro Moratti ha espresso "viva soddisfazione per la collaborazione offerta dagli illustri studiosi, che mi consentirà di migliorare le indicazioni nazionali relative al primo ciclo di istruzione". Commenta Vittorio Sgaramella, membro della commissione di "saggi" (tra i quali anche il Nobel Carlo Rubbia) nominata dal Ministero per esprimersi su "come integrare l'aspetto della teoria evoluzionistica nell'ambito dell'insegnamento delle discipline scientifiche": "Forse è stata una svista o il risultato di un'incomprensione tra i consiglieri del ministro Moratti, ma è ovvio che il parere della commissione su Darwin è stato unanime: qualunque persona con un minimo di conoscenza dei sistemi biologici non può non riconoscerne l'importanza". Il rapporto, un documento di circa una decina di pagine, oltre a concludere che non si possono studiare le scienze se non si studia l'evoluzione, "ha analizzato - spiega ancora Sgaramella - più genericamente i programmi relativi alle materie scientifiche nel primo ciclo scolastico. La conclusione è stata che nella scuola dell'obbligo le scienze sono sottorappresentate e chi esce dal primo ciclo non sa quasi nulla". Problema che si pone, comunque, anche per altre materie. Oltre ai "saggi" della commissione, tra i nomi illustri che si sono schierati a favore di Darwin anche l'ex Ministro Umberto Veronesi, il Nobel Renato Dulbecco, i genetisti Luigi Cavalli Sforza e Bruno Dallapiccola. La speranza, ora, è che simili ravvedimenti ministeriali riguardino anche l'auspicato reinserimento della letteratura per l'infanzia nei piani di studio personalizzati per la Scuola Primaria, dai quali questa materia è stata inspiegabilmente esclusa suscitando non poche polemiche e proteste, espresse da un manifesto firmato (e rilanciato dalla rivista "Liber") da studiosi come Emy Beseghi, Antonio Faeti e tanti altri. d.t.