Mattino: Maturità: buco-commissari in tutt’Italia
«Gioca sulle rinunce - spiega Enrico Panini, segretario generale della Flc Cgil - il fatto che è il primo anno del nuovo meccanismo che regola l’esame ma anche le risorse destinate per i commissari. Poche rispetto alla responsabilità chiesta ai professori, senza contare il ritardo con il quale arrivano i compensi».
DANIELA LIMONCELLI Parola d’ordine: defezione. Il bollettino delle rinunce rilancia i primi dati, numeri davvero sconfortanti. Hanno già dato forfait in 400 a Napoli (300 commissari e 100 presidenti), oltre 250 a Roma, mentre dalle commissioni d’esame torinesi si sono chiamati fuori oltre 35 presidenti e ben il 24 per cento dei membri. Va meglio, almeno per ora, a Milano e in Liguria. Il maggior numero di rinunce? Si è registrato tra i professori del gruppo scientifico. Ma si saprà soltanto oggi quanti tra i 117.996 professori nominati (12.254 i presidenti, 40.553 i commissari esterni e 65.189 gli interni) dovranno essere sostituiti. E non si esclude che in molti invieranno il certificato medico che legittima il forfait proprio domani mattina, il giorno del debutto della maturità 2007: prova d’italiano, il primo round. Risolta, assicurano al ministero, la questione degli oltre 31mila privatisti (saranno esaminati senza intoppi), ma il nodo restano le commissioni miste d’esame (tre professori esterni, altri tre interni, coordinati da un presidente) che erano tra le novità che facevano nuovo il look della maturità 2007. «Gioca sulle rinunce - spiega Enrico Panini, segretario generale della Flc Cgil - il fatto che è il primo anno del nuovo meccanismo che regola l’esame ma anche le risorse destinate per i commissari. Poche rispetto alla responsabilità chiesta ai professori, senza contare il ritardo con il quale arrivano i compensi». Un esercito di supplenti si prepara a prendere il posto degli incaricati, e non è certo una buona notizia per i 497.253 studentiche hanno già passato ore ed ore a studiare il profilo del prof che avrebbe deciso il loro futuro: Studenti.it, per esempio, ha allestito a questo scopo la sezione Cercaprof dove ha schedato oltre 8.500 professori. Aggiornarlo, ora, un’impresa disperata. Stamattina alle 11 il ministro dell’Istruzione Beppe Fioroni darà il suo «in bocca al lupo» a tutti i giovani impegnati con il nuovo esame e nella caccia grossa su Internet. La notte prima degli esami (domani lo scritto d’italiano, giovedì quello specifica di ogni indirizzo, il 25 giugno la terza prova scritta) si gioca infatti tutta nel web. I candidati con l’aiuto di parenti e amici, stanno cercando di acciuffare la traccia d’italiano giusta. C’è l’internauta che giura di aver avuto i temi dal cugino australiano, c’è l’altro che assicura di aver intercettato il funzionario del ministero e, comunque sia - già è del resto accaduto in passato - ogni tanto qualcuno pure indovina. Pirandello, rapporto tra famiglia tradizionale e Dico secondo Ratzinger, il ruolo dell’uomo nell’universo: alcuni tra i temi che sono dati per certi nei blog dell’ansia. Ma, a chattare senza freni, spuntano anche Italo Svevo, Carducci, Pascoli e Montale. Giuseppe Garibaldi, invece, il protagonista della prova storica, mentre insieme ai Dico sono bullismo e violenza sulle donne o negli stadi le proposte più gettonate sul fronte dell’attualità. Gli scritti di Cicerone, Seneca e Tacito, invece, le versioni di latino più accreditate. Ma tra dritte dell’ultim’ora e intermezzi musicali per far scendere a livelli accettabili lo stress da esame, nonostante la task force messa in campo dal ministero per contrastare le prodezze elettroniche che ogni anno si reinventano, non si esclude il ricorso a cellulari, wap ed mms per fotografare il compito e lanciarlo fuori scuola per avere la soluzione dall’equipé di aiuto pronta all’esterno.