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Mattino-Mancano all'appello i prof di sostegno

Mancano all'appello i prof di sostegno ANNA MARIA ASPRONE Ci saranno le autorità, politiche e scolastiche. Alla cerimonia per l'inaugurazione dell'anno didattico, che si svolgerà d...

15/09/2005
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Il Mattino

Mancano all'appello i prof di sostegno

ANNA MARIA ASPRONE Ci saranno le autorità, politiche e scolastiche. Alla cerimonia per l'inaugurazione dell'anno didattico, che si svolgerà domani alle 9,30 al Maschio Angioino, ci saranno naturalmente anche tanti genitori e scolari. E tra tanti ragazzi ci saranno anche loro. Solo che saranno in gabbia. Sono stati proprio i genitori dei bambini portatori di handicap ad avere l'idea di portare una gabbia "simbolo della condizione d'isolamento degli alunni diversamente abili nella scuola" in cui verrà posta la simulazione di un bambino disabile. La loro presenza nei giardini antistanti il Maschio Angioino sarà pesante, difficile, provocatoria. Alla cerimonia, infatti, ci saranno il sindaco Iervolino, il presidente del Consiglio Comunale Squame, l'assessore all'Istruzione Porta e il direttore scolastico regionale Bottino. Un contesto ideale, per il Coordinamento Genitori "Tutti a Scuola" per parlare di integrazione scolastica per alunni disabili. "Il coordinamento - spiega Toni Nocchetti, uno dei responsabili dell'associazione - è nato in risposta al bisogno di bambini disabili di essere considerati, nella scuola, non come elemento da sopportare o "qualcosa" da includere necessariamente, ma solo bambini come gli altri, con i relativi bisogni di affettività e la necessità di relazionarsi con gli altri. Sosteniamo il bisogno vitale di ogni bambino di vivere e crescere insieme agli altri". Sotto tiro la politica del ministero dell'Istruzione che, spiega Nocchetti "a fronte di un aumento dei bambini disabili in Italia, a Napoli e in regione del 5%, risponde con una riduzione delle ore di sostegno specializzato. I nostri dati - aggiunge - rendono il rapporto insegnante di sostegno/bambino vicino ai minimi storici. Si calcola che per ogni bambino nella scuola primaria il massimo di ore di sostengo è di circa 10 a fronte di un orario di frequenza scolastica di circa 30 ore". Il prossimo mese ci sarà una manifestazione nazionale a Roma e, in quell'occasione, la gabbia sarà consegnata alla Moratti. Tra i tanti temi affrontati dal Coordinamento c'è quello dell'abbattimento delle barriere architettoniche, di competenza del Comune. "Il bambino - conclude Nocchetti - per essere integrato nella scuola, deve poter accedere all'edificio scolastico. Ma il problema delle barriere, purtroppo è un disagio che molte scuole oggi hanno ancora". Parlare di alunni disabili significa parlare anche di insegnanti di sostegno. "Se volessimo rispettare, applicandolo anche a Napoli, il rapporto esistente sul piano nazionale tra alunni disabili e docenti di sostegno - dice Luigi Bifulco, segretario generale Cisl Scuola di Napoli - dovrebbero essere assunti altri 800 insegnanti, da assegnare solo all'educazione e all'integrazione di alunni disabili. In Italia la percentuale è di un docente ogni 1,7 studenti. A Napoli e provincia è la più bassa del Paese, e va oltre l'indice 2. Come si fa con un solo insegnante ogni 2 bambini, quando ne servirebbe uno per ogni alunno? Occorrerebbero almeno 350 cattedre aggiuntive". "È incredibile - commenta a sua volta Franco Buccino, segretario provinciale Cgil scuola - per fare economie, nella scuola si colpiscono i più deboli. Invece di aumentare diminuiscono le ore di sostegno per l'integrazione. Le deroghe per i posti di sostegno, da un paio d'anni, non sono affidate più alle scuole, che conoscono le esigenze di ragazzi e classi, ma all'amministrazione scolastica, che si muove nella logica di un budget assegnato. Con la scusa che dell'handicappato devono interessarsi tutti i docenti, dimezza i posti di sostegno richiesti". Polemica anche la Gilda. "Non vorrei parlare di integrazione scolastica e posti di sostegno in deroga in rapporto all'occupazione dei docenti, da sindacalista - spiega Libero Tassella, coordinatore regionale Gilda - I tagli degli organici di fatto dei posti di sostegno stanno vanificando un diritto, quello dell'integrazione scolastica degli studenti disabili. È gravissimo: in questo modo si nega agli alunni diversamente abili il diritto allo studio".


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