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Mattino: Ma le aule scoppiano, serve un piano

La scuola ricomincia all’insegna della precarietà

17/09/2006
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Il Mattino

«La scuola ricomincia all’insegna della precarietà». Questo il commento della Gilda, il sindacato degli insegnanti sul nuovo anno scolastico. «Precarietà per le carenze dell'edilizia scolastica e la sicurezza degli edifici, ma anche per tanti docenti senza certezze di lavoro - dice Libero Tassella, coordinatore provinciale della Gilda degli insegnanti - Sono state coperte le falle in organico assumendo precari, con convocazioni contraddistinte dai caroselli su cattedre fantasma, senza immettere in ruolo; persino le scuole, sprovviste di dirigenti, sono state affidate alla precarietà delle reggenze. Da mesi chiediamo la stabilizzazione dei docenti, le classi scoppiano e le richieste di posti in deroga per il sostegno sono state dimezzate. Il contratto è scaduto da nove mesi - conclude Tassella - e rivendichiamo l’apertura immediata del contratto di lavoro, in caso contrario chiameremo la categoria alla mobilitazione». Preoccupazione è stata espressa dalla Cisl scuola. «Un altro anno di scarsa attenzione al mondo della scuola - dice Luigi Bifulco, segretario generale della Cisl scuola - non ci sono investimenti sufficienti per un settore così importante per la vita del paese. E così troppi edifici restano inagibili e con barriere architettoniche. Aule insufficienti a garantire l’iscrizione ai residenti, con il rischio di aumentare la dispersione. Non sono poi partiti i progetti provinciali sulla dispersione, unico strumento che ha dato risposta all’emergenza. Tutto questo non si giustifica con i problemi della Finanziaria. «Non vedo in cosa il nuovo anno possa essere migliore di quelli passati - dice Franco Buccino, segretario della Cgil scuola - La riforma Moratti, andava spazzata via, l'obbligo scolastico non è stato innalzato e a niente varranno contro la dispersione scolastica le costose iniziative. Ci sono ancora tutti i danni causati dalla riforma Moratti. L'offerta formativa è stata ridotta. Il personale docente ed Ata è stato falciato: i posti in più di quest'anno dovevano essere un risarcimento e invece potrebbero essere gli ultimi prima di altri tagli. L'eliminazione dei doppi turni non ha risolto i problemi dell'edilizia scolastica: aule che scoppiano, poche palestre e laboratori, attrezzature e sussidi antidiluviani. Una situazione che denunceremo al ministro Fioroni il 22 prossimo in visita a Napoli». Tanti problemi irrisolti anche per la Uil. «I collaboratori scolastici - dice il segretario generale Uil Luigi Panacea - sono pochi rispetto alle esigenze della scuola. In molte scuole non si useranno i laboratori per carenza di personale tecnico. Una scuola di qualità - conclude Panacea - è fondamentale per lo sviluppo economico del paese e per vincere la sfida della competitività».


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