Mattino-LA VERTENZA
Sarà Napoli e la Campania a dare il via, tra due giorni, alla mobilitazione della scuola in vista dello sciopero nazionale del 15 novembre. Venerdì si asterranno dal lavoro docenti, dirigenti e pers...
Sarà Napoli e la Campania a dare il via, tra due giorni, alla mobilitazione della scuola in vista dello sciopero nazionale del 15 novembre. Venerdì si asterranno dal lavoro docenti, dirigenti e personale Ata, nella prima ora di lezione. Poi la protesta si allargherà alle altre regioni per culminare nello sciopero nazionale a novembre. I temi della protesta e il calendario delle iniziative sono stati illustrati ieri da Flc-Cgil,Cisl-Scuola e Uil-Scuola nel corso di un'assemblea dei distretti di Napoli, svoltasi al "New Europe Hotel" (nella foto). I lavori, presieduti da Luigi Panacea, segretario Uil-Scuola di Napoli, sono stati aperti da Felice Sommese, segretario provinciale Flc e conclusi da Luigi Bifulco, segretario regionale Cisl. "In Campania - ha detto l'assessore regionale all'Istruzione Adriana Buffardi - servono più docenti di sostegno e personale Ata". "Siamo mobilitati dall'estate sugli organici - spiega Franco Buccino, segretario delle Cgil-scuola - una riduzione intollerabile. Ci siamo battuti per i posti in deroga, per il sostegno e per i collaboratori scolastici, poi la vertenza per la sicurezza delle scuole, e per i tagli di organico generalizzati. La riforma avrà effetti deleteri sulla qualità dell'offerta e sugli organici". Per Luigi Bifulco: "Tra tagli agli organici, mancate immissioni in ruolo e carenze di posti di sostegno e Ata, siamo al collasso. Se si aggiunge - ha detto - che il 60% degli edifici non sono "sicuri" e che si vuole annullare la contrattazione sullo status giuridico dei docenti, si comprende a che punto si trova la scuola".