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Mattino-La Storia sta diventando la cenerentola della scuola

SERIE DI STUDI PUBBLICATA DA GUIDA SU UNA DISCIPLINA IN CRISI La Storia sta diventando la cenerentola della scuola Luigi Musella Nonostante si avverta ormai da più tempo una richiesta ...

27/03/2005
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Il Mattino

SERIE DI STUDI PUBBLICATA DA GUIDA SU UNA DISCIPLINA IN CRISI
La Storia sta diventando la cenerentola della scuola

Luigi Musella Nonostante si avverta ormai da più tempo una richiesta diffusa di storia e si moltiplichino anche sui giornali i dibattiti su molti momenti della nostra storia, si deve purtroppo affermare che la storia non rappresenta più un fondamento nella formazione delle giovani generazioni. Le discipline "senza tempo", da quelle psicologiche e sociologiche a quelle della comunicazione, hanno in effetti avuto il sopravvento tra le materie destinate all'insegnamento scolastico e universitario. La ricostruzione del nostro patrimonio culturale e della nostra identità nazionale che appare, dunque, come oggetto di continui revisionismi storiografici e di conflitti sempre al confine tra scienza e politica non sembra avere una corrispondente ricaduta nei programmi di studio. Partendo proprio da queste considerazioni, si è svolto a Roma l'anno passato un incontro, promosso dalla Società italiana per la storia dell'età moderna, che trova ora nella pubblicazione dei suoi atti un ulteriore momento di riflessione. Il volume, curato da Maria Antonietta Visceglia, presidente della Società, e pubblicato dall'editore napoletano Guida, propone i contributi di Paolo Prodi, Giuseppe Galasso, Giuseppe Ricuperati e si concentra, appunto, sul rapporto tra Storia moderna e società contemporanea. Prodi e Ricuperati concentrano gran parte dei loro interventi soprattutto sulle deficienze scolastiche e universitarie. Le riforme sembrano, infatti, avere ridotto lo spazio di una disciplina che in passato aveva un importante ruolo formativo anche per chi finiva poi per specializzarsi in materie giuridiche o economiche. "Il risultato certo" scrive Prodi "è che ora abbiamo laureati in economia e in legge che non hanno la minima idea della dimensione storica dei loro mondi". Ma la cosa sicuramente più insidiosa risulta essere la nuova immagine del processo storico che i giovani apprendono. L'indebolirsi dei contenuti sembra in pratica aver prodotto una sovrapposizione tra storia e fiction. Insomma la lettura fantastica e romanzesca ha di fatto sopravanzato quella dovuta al rigore e al metodo. Le cose non vanno meglio all'università. Il moltiplicarsi dei dottorati di ricerca e l'impoverirsi dei programmi di studio nel contesto della nuovo ordinamento hanno indebolito enormemente la preparazione. Le scarse risorse finanziarie hanno, poi, ridotto la nostra competitività con i paesi più avanzati. Si tratta, in effetti, sempre di un nuovo vissuto del rapporto tra storia e coscienza sociale. Un rapporto che, tenendo conto anche della lettura sul lungo periodo proposta da Galasso, attraversa un momento molto difficile.


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