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Mattino-Il testo del decreto sulla riforma dei licei i sindacati se lo sono ritrovato sul sito del ministero dell'Istruzione (con tanto di forum) di buon ora

ELENA ROMANAZZI Roma.Il testo del decreto sulla riforma dei licei i sindacati se lo sono ritrovato sul sito del ministero dell'Istruzione (con tanto di forum) di buon ora, in barba agli accordi e a...

20/01/2005
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Il Mattino

ELENA ROMANAZZI Roma.Il testo del decreto sulla riforma dei licei i sindacati se lo sono ritrovato sul sito del ministero dell'Istruzione (con tanto di forum) di buon ora, in barba agli accordi e alle promesse fatte dalla Moratti la scorsa settimana. La discussione sulla riforma del secondo ciclo parte, dunque, tutta in salita, con la Cgil (Enrico Panini ha scritto un durissimo telegramma al ministro), la Cisl, la Uil e la Gilda, sul piede di guerra per il metodo utilizzato dal ministero e per i contenuti del decreto. I sindacati si confronteranno con il ministro la prossima settimana (il 26), e la discussione si preannuncia rovente. Sono otto i licei, di cui tre articolati in diversi indirizzi. I due percorsi (rispondono all'esigenza di garantire 12 anni di istruzione fino al 18esimo anno di età), licei e "istruzione e formazione professionale" avranno una base comune che consenta di passare da un percorso all'altro senza troppe difficoltà. Saranno, in sostanza, due "percorsi paralleli", di "pari dignità" con competenze di base molto simili. Sono previsti stage e tirocini per tutti gli studenti delle superiori indipendentemente dal percorso scelto. I piani di studi saranno personalizzati (come avverrà nelle medie) e ci sarà, anche nella scuola superiore, il tutor. Entrando nel merito cinque licei - classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico - sono senza specializzazioni. Tre quelli con indirizzi precisi: artistico (arti figurative; architettura, design, ambiente; audiovisivo, multimedia, scenografia), economico (economico-aziendale; economico-istituzionale), tecnologico (meccanico, elettrico ed elettronico, informatico e della comunicazione, chimico e biochimico, sistema moda, agrario, costruzioni e territorio, trasporti). Tutti hanno la durata di cinque anni e sono articolati in un sistema 2+2+1 con un esame di Stato conclusivo il cui superamento è necessario per accedere all'università. È prevista una valutazione, periodica e annuale, che non riguarderà solo il profitto ma anche la condotta. Gli studenti saranno obbligati, pena la bocciatura, a frequentare almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato complessivo. Per le ore di lezione sono previsti insegnamenti obbligatori, "opzionali obbligatori" e "opzionali facoltativi". I nuovi licei verranno attivati a partire dal 2006. Gli studenti di entrambi i percorsi avranno la possibilità di cambiare tra i licei, all'interno dei licei e anche passando dai licei all'"istruzione e formazione professionale" e viceversa, e questo grazie a un sistema di crediti e certificazioni per qualsiasi segmento del secondo ciclo frequentato con esito positivo. I licei di istruzione e formazione professionale verranno gestiti, quando la riforma entrerà a pieno regime, dalle Regioni. La formazione professionale sarà di durata quadriennale, ma frequentando un ulteriore corso annuale si potrà accedere all'università. Diverse le novità che emergono comparando le materie dei licei attualmente più frequentati - classico, scientifico, linguistico e pedagogico - con quelle del futuro. Nel classico vengono dimezzate le ore di educazione fisica, ci saranno due ore in meno di italiano e di latino, e questo per aumentare di due ore la lingua straniera, di un'ora la fisica e di due ore la storia dell'arte. Nel liceo scientifico le variazioni sono eclatanti: si studieranno dieci ore di latino in meno che verranno occupate interamente dalla seconda lingua straniera. Ridotte le ore di filosofia, di storia e di educazione fisica, ci sarà un'ora in più di matematica e ben cinque in più di fisica. Nel linguistico il latino si riduce a 6 ore rispetto alle attuali 14, la matematica si ridimensiona di sette ore, spariscono il disegno e il diritto e l'economia. Per il pedagogico - la nuova dicitura sarà liceo delle scienze umane - sono state ridotte le ore di italiano, matematica, fisica e latino, in compenso si studierà una seconda lingua comunitaria.


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