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Mattino: I sindacati: Ha visto che non ci sono fannulloni

l’arrivo del ministro Gelmini a Scampia continua a suscitare polemiche

29/09/2008
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Il Mattino

Qualcuno l’ha trovata una visita «sobria». Qualche altro l’ha definita «una passerella mediatica». Certo è che l’arrivo del ministro Gelmini a Scampia continua a suscitare polemiche. Così dopo gli assessori di Regione, Provincia e Comune anche i segretari provinciali di Cisl, Uil e Cgil scuola, sono intervenuti nel dibattito. «Non abbiamo nulla contro il tono sobrio scelto dal ministro per venire a Napoli - dice Luigi Bifulco, segretario generale della Cisl Scuola di Napoli - ha l’opportunità, come è successo a Scampia, di verificare che la scuola pubblica funziona. Il problema è che la sobrietà dovrebbe essere adottata sempre, e non solo quando conviene». Poi Bifulco spiega: «Anche noi siamo stati sobri, scrivendo a Napolitano e a Berlusconi perché intervenissero per evitare il dramma dei cinquemila posti in meno. Ma oltre al prefetto nessuno ci ha risposto. Il governo - conclude - invece di limitarsi ai blitz, incontri i sindacati per cercare insieme soluzioni utili per la scuola napoletana. Magari con un tavolo che dia risposte al dramma della scuola e dei precari». Per Luigi Panacea, segretario della Uil-scuola «la visita a sorpresa è positiva perché ha constatato la professionalità dei docenti costretti a far lezione in situazioni di emergenza, familiare, sociale e territoriale, senza strutture e supporti adeguati. Occorre una politica di investimento. Non si può risparmiare sulla scuola, tagliando gli organici per ridurre la spesa». Per Gabriella Refuto, segretaria della Flc Cgil «la visita della Gelmini conferma lo scarso rispetto che il governo nutre per il mondo della scuola e le sue istituzioni. Cosa si aspettava di scoprire il ministro, caos tra gli alunni e fannulloni tra il personale? Ha invece intravisto una comunità di docenti esperti, personale solerte e alunni motivati. Il ministro deve ricordare che nonostante tutto sono proprio le categorie senza contratto e con stipendi tra i più bassi d’Europa che garantiscono il servizio scolastico. Napoli ha fame di scuola: il ministro dovrebbe rispondere a questa domanda con competenza e dignità. Invece con un decreto legge, sta cambiando la scuola, sottraendosi a qualsiasi confronto. La Flc Cgil non resterà a guardare in silenzio la distruzione della scuola». a.m.a.


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