Mattino - I sindacati bocciano il controllo sui presidi

LA VALUTAZIONE CHIESTA DAL MINISTERO
I sindacati bocciano il controllo sui presidi
CARMINE AURILIO
Presentato alle organizzazioni sindacali da parte del Ministero dell'Istruzione un documento informativo in merito alla valutazione dei dirigenti scolastici. Decisa presa di posizione negativa nei confronti del documento è stata espressa da tutte i sindacati scuola, anche se per il corrente anno scolastico la valutazione è sperimentale e sarà effettuata su di un ristretto numero di dirigenti, e quindi non sortisce alcun effetto economico sulla progressione di carriera dei capi d'istituto.
"Il rinvio della valutazione - dice Franco Pascarella, segretario Uil - e la sua trasformazione per il corrente anno in sperimentazione, sono il risultato della forte contrarietà espresso dal sindacato che ritiene la proposta penalizzante e pertanto incondivisibile. Per quanto riguarda l'area dirigenziale, inoltre, siamo in attesa dell'emanazione dl concorso ordinario e di conoscere l'iter di quello riservato. Troppe scuole sono senza il dirigente titolare con pregiudizio dell'andamento didattico dell'istituto a causa del continuo cambio del dirigente". Identico il parere espresso dai segretari Cisl e Cgil. "La non terzietà del valutatore di seconda istanza - sottolinea Enzo Brancaccio - che nomina quelli di prima istanza non dà garanzia di equità e di imparzialità". E Camilla Bernabei evidenzia "i caratteri classificatori, tre livelli sintetici finali, non descrittivi e discutibili dal punto di vista della promozione e dello sviluppo della professionalità".
Lo Snals, attraverso il segretario Carlo Dennetta è altrettanto critico. "Il ritiro della circolare n. 49 - dice Dennetta - che estende la legge Frattini alla dirigenza scolastica è un'altra ragione di protesta. Lo spoils system , infatti, è ingiustificabile per il comparto scuola. Non si deve, inoltre, dimenticare che attendono ancora risposte problematiche come l'indennità di direzione per presidi incaricati". Nel merito i Dirigenti Scolastici lamentano che mentre sono previste procedure di valutazione negative, non si intravedono pari riscontri economici e professionali e che non si tiene nel dovuto conto che i risultati legati alla professionalità delle risorse umane a disposizione non possono gravare sui risultati da valutare. "La fase di sperimentazione - dice il preside Giorgio Bovenzi della Cisal - deve essere utilizzata per la costruzione di un sistema condiviso in cui la cultura della valutazione possa essere promossa e sostenuta attraverso uno sforzo di elaborazione comune da parte di tutti gli attori del processo".